Vorremmo raccontare al Papa dei tanti cristiani LGBT+, dei loro genitori e degli operatori pastorali che rendono la chiesa “una casa per tutti”
Riflessioni di Mara Grassi, vicepresidente de La Tenda di Gionata
La Tenda di Gionata (Associazione di persone LGBT con i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano) mercoledì 21 settembre 2022 torna in Vaticano da papa Francesco. Perché dopo due anni abbiamo sentito il bisogno di tornare a incontrare il Papa?
Innanzitutto per stringerci a lui e manifestargli tutto il nostro affetto, poi per dirgli la nostra gioia di far parte di questa Chiesa che lui vuole “chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre… La Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno” (E.G. 47).
Le parole che ci ha rivolto il Papa la volta scorsa (16 settembre 2020) sono state la luce e la guida del cammino di questi due anni: “La Chiesa deve amare ogni uomo e ogni donna perché sono figli di Dio, tutti, così come sono”. E più che un cammino è stata una corsa, impegnativa, ma entusiasmante, “una buona battaglia” (2 Tm 4,7) in cui la nostra fede è stata confermata dal toccare con mano i miracoli che l’amore può fare.
Vorremmo avere il tempo di raccontare al Papa delle tante persone LGBT+ che abbiamo incontrato e accompagnato che vivono in pienezza la loro vita, la loro fede e non hanno più bisogno di nascondersi per vivere il loro amore anche nella Chiesa, che può essere solo essere arricchita dalla loro presenza; vorremmo parlargli dei tanti genitori che accogliendo e abbracciando i loro figli LGBT+ hanno ricevuto un di più di fede e di amore; o mostrargli i tanti operatori e operatrici pastorali (preti, frati, suore, catechisti/e, etc…) che per la prima volta saranno con noi dal Papa, che ci sono stati capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; “perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita”( 2 Cor 3,6).
Lo abbiamo sperimentato soprattutto nel cammino sinodale fatto fino ad oggi in cui abbiamo sperimentato, come diceva De André, che “ Non si può fermare il vento, gli si fa solo perdere del tempo”.
Saremo in Vaticano con i nostri soci e tante persone e coppie LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano, più di cento persone giunte da tutt’Italia, per dire al Papa che amiamo la Chiesa, sentiamo con consapevolezza di essere Chiesa e vogliamo esserne membra vive, perché “Spes fovet et fore cras semper ait melius” (Tibullo, Carmina II, 6, 20), “La speranza ci spinge in avanti sempre e dice che domani sarà migliore“.
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> Guarda le altre video testimonianze su “Cosa vorrebbero dire a Papa Francesco i cristiani LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali?”, realizzate per La tenda di Gionata da Marco Mura
Sede: Via Castronella 21, 50013 Campi Bisenzio (Firenze)
Infoweb https://www.gionata.org/tendadigionata
Email: tendadigionata@gmail.com
L’associazione La Tenda di Gionata è stata fondata il 18 marzo 2018, su sollecitazione di don David Esposito, un prete prematuramente scomparso, che “sognava” che le nostre comunità cristiane sapessero “allargare la tenda” (Isaia 54) per fare spazio a tutti per diventare “sempre più santuari di accoglienza e sostegno verso le persone LGBT e verso ogni persona colpita da discriminazione”.
> Lo statuto associativo de La Tenda di Gionata (file Pdf)
> Relazioni sulle nostre attività associative per gli anni: 2021 > 2020 > 2019 > 2018 (file Pdf e non)
> “Allargare la tenda”. Presentazione del cammino associativo (file Pdf)