E’ tempo di seguire Dio senza preoccuparsi di cosa dicono gli altri (Lc 19:1-10)
Riflessioni bibliche* di Bridgette D. Young, Shively T.J. Smith e Michael Joseph Brown tratte dal progetto Out in Scripture (Stati Uniti), del gennaio 2008, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Luca 19:1-10 racconta la conosciutissima storia di Zaccheo il pubblicano. A causa della sua popolarità tendiamo a considerare questa storia come un qualcosa di originale e non controverso. Ci sono comunque diversi dettagli inusuali nel nostro passo, primo fra tutti il comportamento di Zaccheo.
Il racconto ci dice che Zaccheo è “capo dei pubblicani e ricco” (versetto 2). Una persona come lui normalmente non sgattaiolerebbe tra la folla per poi arrampicarsi su un albero per vedere qualcuno.
Secondo il normale corso della cose avrebbe convocato Gesù a casa sua. Il fatto che quest’uomo ricco trasgredisca le strutture sociali del suo tempo per poter vedere Gesù ci dice qualcosa sul suo carattere.
Il suo desiderio di vedere Gesù e la sua statura lo obbligano a staccarsi dalla folla e a salire su un albero (versetto 4). Questa inversione delle normali relazioni di potere sottolinea un tema tipico di Luca: i potenti devono rinunciare al loro potere se desiderano fare parte del regno di Dio.
– Quali tratti caratteriali di Zaccheo potreste sforzarvi di replicare o rafforzare in voi stessi?
Tale trasformazione viene evidenziata da Isaia 1:10-18. Il profeta dice che Dio non gradisce le “assemblee sacre” quando la giustizia è assente dal paese (versetto 13). Isaia fa riferimento anche alla storia di Sodoma e Gomorra (versetto 10), chiarendo che ciò che ha distrutto le due città non era l’omosessualità quanto piuttosto la mancanza di sollecitudine verso l’oppresso, l’orfano e la vedova (versetto 17). Il vero sodomita è chi non pratica la giustizia.
Il secondo aspetto inusuale della narrazione di Luca è il dialogo che sgorga dalla visita di Gesù in casa di Zaccheo e le sue conseguenze (Luca 19:7-10). Zaccheo è un peccatore. Perché? Perché il suo lavoro richiede di interagire regolarmente con i non Ebrei. In altre parole, è ritualmente impuro. Il pubblicano risponde alle critiche donando metà delle sue ricchezze ai poveri.
Gesù dichiara che “oggi la salvezza è entrata in questa casa” (versetto 9). Zaccheo fa ciò che richiede il passo di Isaia; è comunque interessante, perché prima Gesù aveva detto “così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo” (14:33). La discrepanza tra ciò che viene detto e ciò che in realtà viene fatto percorre tutto il vangelo di Luca.
Sebbene questa tensione non si risolva nella narrazione, può però spiegare ciò che leggiamo in Abacuc 1:1-4; 2:1-4. Questo profeta sta al centro di una comunità in cui si pratica l’ingiustizia (1:1-4). Dio risponde al problema mandando al profeta la visione di una società giusta perché il popolo abbia una pietra di paragone (2:2-3). Dio dice al profeta “se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà” (2:3).
– Qual’è la vostra personale visione di una società giusta? Qual’è la visione della giustizia della vostra comunità? Le due visioni coincidono?
Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender vengono spesso emarginate nella loro comunità. Come capita a Zaccheo, ciò che abbiamo da offrire viene ignorato o rifiutato a causa della nostra condizione; tuttavia, come Zaccheo non dobbiamo avere paura di cercare Gesù al di fuori delle strutture sociali e delle assemblee tradizionali.
Forse non sempre abbiamo il potere e l’influenza di cui disponeva il pubblicano ma possiamo imitare la sua sincerità nel vedere e nell’imparare da Dio attraverso la nostra volontà di estenderci al di là di quanto ci aspetteremmo. Possiamo cercare di allearci e associarci per il perseguimento della giustizia e la coltivazione di ciò che il testo di Isaia definisce importante: la cura per l’oppresso, l’orfano e la vedova.
– Quando voi e la vostra comunità vi siete orientati alla giustizia e quando non lo siete stati?
Nonostante le attuali circostanze di odio, rifiuto e degrado la comunità LGBT e tutti i gruppi perseguitati per motivi di razza, sesso, condizioni sociali ed economiche possono scegliere di perseguire la visione della vita e della giustizia. Come ha fatto Zaccheo, dobbiamo decidere di non preoccuparci più di cosa gli altri pensano e scegliere in ogni caso di seguire il nostro Dio Giusto.
Come il profeta Isaia, dobbiamo cercare una visione di giustizia e uguaglianza, perseguirla con diligenza e invitare altri a farlo. Sebbene non potremo sempre raggiungere lo scopo di eliminare discriminazioni e ineguaglianze, con la nostra determinazione e la nostra fede in ciò che è giusto potremo far brillare una luce sui mali del mondo, potremo essere un faro di speranza per un futuro più giusto.
La nostra preghiera
Dio Fedele e Giusto
ti ringraziamo per l’opportunità di vivere
una visione di giustizia e speranza.
Fa’ che il nostro impegno a fare ciò che è giusto
incoraggi altri a fare lo stesso.
Dacci la forza di staccarci dalle norme
che feriscono, degradano e opprimono
e guidaci alla scoperta di uno stare al mondo
pieno di freschezza e di fede.
Aiutaci a dare la vita e non a toglierla.
Aiutaci a costruire speranza e senso lì dove non ce ne sono
e ad essere consapevoli
che a prescindere dalle nostre condizioni di vita
possiamo essere dei catalizzatori di cambiamento in questo mondo.
Amen
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI
Testo originale: Human Rights Campaign