“È lui quell’Elìa che deve venire” (Matteo 11:11-15)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Nel regno di Dio sono tutti grandemente profeti perché tutti immersi nella Trinità. Giovanni Battista, uomo e profeta, è solo di fronte al proprio annuncio; è trasparente di fronte a Dio: il suo compito è solo indicare, costruire strade, e farlo in un deserto in cui, quasi follemente, si impegna a costruire sentieri per il Signore che deve venire. Ci vuole un’immensa fede, che è abbandono fiducioso alla volontà del Padre.
Dal Vangelo secondo Matteo 11:11-15
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.