In Scozia un prete cattolico sostiene il progetto contro il bullismo omofobico
Articolo di Shân Ross pubblicato sul sito del quotidiano The Scotsman (Gran Bretagna) il 26 ottobre 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Padre Paul Morton, della parrocchia di Santa Brigida di Cambuslang nel South Lanarkshire [in Scozia], è il primo rappresentante della Chiesa Cattolica a sostenere la campagna di insegnamento delle problematiche LGBT nella scuole (Time for Inclusive Education, TIE), alla stregua di altre figure cristiane come il reverendo Kelvin Holdsworth della Chiesa Episcopale Scozzese e il ministro della Chiesa di Scozia John Nugent.
Padre Morton ritiene che il bullismo e la discriminazione basati sul pregiudizio siano “una cosa del passato” e offre il suo sostegno ai giovani LGBT, oltre sostenere l’Ora di Educazione Inclusiva, un progetto del governo scozzese che mira a introdurre l’educazione alle problematiche LGBT in tutte le scuole della Scozia per affrontare i molti episodi di bullismo omofobico e transfobico. Il progetto ha pubblicato lo scorso anno un rapporto il quale rivela che il 90% delle persone LGBT ha subito atti di omofobia a scuola e il 27% ha tentato il suicidio a causa del bullismo.
“Nella mia veste di sacerdote cattolico ho incontrato molte persone che lottano con la loro sessualità e conosco il grande danno che può derivarne nella vita di tanti uomini e tante donne. Vorrei che tutto questo fosse una cosa del passato e credo sia questa l’intenzione che sta dietro il progetto; è chiaro che esso intende stare in prima linea nell’aiuto ai giovani scozzesi che cercano di comprendere la loro sessualità e la loro identità. Non posso non essere impressionato dalla chiarezza e dalla lucidità di questo progetto, soprattutto vorrei dare il mio sostegno incondizionato a chi ne beneficerà, ovvero un grandissimo numero di giovani di tutta la Scozia. Nei tempi andati la Chiesa è sempre stato per la gente un rifugio, un santuario: la mia speranza è che possa esserlo una volta di più per le persone LGBTI”.
Gerard Killen, parlamentare laburista scozzese, loda l’impegno del sacerdote: “Accolgo con molto piacere queste parole, che rappresentano un grosso passo in avanti per il progetto TIE. L’atteggiamento della società sta cambiando e padre Morton si unisce a insegnanti, sindacati, organizzazioni di volontariato e politici di tutti i partiti nel riconoscere il bisogno di agire di fronte alle sfide che attendono i giovani LGBT a scuola”.
Di recente il governo scozzese ha formato un gruppo di lavoro sul progetto TIE, dopo che la maggior parte del parlamento della Scozia ha firmato il suo piano strategico, che comprende la formazione degli insegnanti e nuove leggi in materia.
Jordan Daly del TIE ha detto: “Siamo contenti e galvanizzati dal sostegno di padre Morton, che è culturalmente e storicamente significativo, in quanto sottolinea che essere credenti e sostenere i diritti LGBT non si escludono a vicenda e non è un atteggiamento controverso”. Un portavoce della diocesi di Motherwell ha dichiarato: “Le scuole cattoliche lavorano a fianco dei genitori, delle autorità locali e di altri enti per venire incontro alle necessità degli allievi e delle loro famiglie. Tutti i rapporti al loro interno sono basati sul principio del rispetto reciproco e, come in tutte le scuole scozzesi, c’è tolleranza zero verso ogni genere di discriminazione”.
Testo originale: Scottish Catholic priest first to back LGBT school lessons