Se Dio avesse voluto che accettassi i gay mi avrebbe spinto a farlo
Riflessioni di Jane Kendricks tratte da The Onion del 13 ottobre 2009, liberamente tradotte da Lara
Non metto in discussione Dio. Il Signore è il mio Pastore e non metterò nessuno davanti a Lui.
Ecco perché so che, se il piano di Dio avesse previsto che io smettessi di condannare ferocemente gli altri solo a causa delle loro preferenze sessuali, egli mi avrebbe dotata – in tutta la Sua infinita saggezza – della più piccola dose di empatia umana necessaria a farlo. E’ una semplice questione di logica, davvero. Dio mi ha creata così come sono, e io sono una fanatica omofobica.
Il modo in cui si sentono è diverso da come io mi sento, e questo mi causa molta confusione e rabbia. Tutti sanno che Dio è onnipotente.
Avrebbe potuto facilmente darmi la capacità di investigare ciò che c’è dietro quei sentimenti, piuttosto che dire agli sconosciuti del parco che andranno all’inferno perché si tengono per mano.
Ma Dio ha, chiaramente, un altro percorso per me. E chi sono io per mettere in discussione il Suo volere divino? Compassione, tolleranza, comprensione, convenienza sociale, l’abilità di mettermi nei panni di un’altra persona: Dio avrebbe potuto dotarmi di una di queste caratteristiche, eppure – e questo è il punto cruciale – non l’ha fatto. Perché?
Perché il Creatore dell’Universo vuole che io demonizzi gli omosessuali nello sforzo di spogliarli dei loro diritti umani fondamentali. Mi dispiace, ma non potete chiedermi di spiegare tutto ciò che Dio fa. Egli lavora in modo misterioso, ricordate?
Cercate di capire. Se io fossi capace di pensare e di agire in altro modo, sono sicura che lo farei, ma Dio sembra abbastanza risoluto riguardo a questo. Semplicemente non si smuove.
Così, a meno che Dio onnipotente e Salvatore non decida di cambiare opinione riguardo la mia abilità di provare anche la più piccola forma di empatia – cosa che reputo molto improbabile – allora si dovrà accettare il fatto che io continuerò ad odiare gli omosessuali.
E so che Egli mi riempirà della forza necessaria per rimanere noncurante e offensiva di fronte alle avversità.
Il che non vuol dire che la mia fede non sia stata messa a dura prova. Credetemi, ci sono state volte i cui mi sono allontanata dalla vita amara e terribile che Dio aveva scelto per me.
Quando mio fratello minore mi disse di essere omosessuale, la mia fede ne risultò scossa in profondità. Ma ora eccomi, 27 anni dopo, ancora a rifiutare di rispondergli al telefono. Esattamente come voleva Dio.
È abbastanza sorprendente vedere quante lamentele si possono sporgere alla direzione scolastica nei confronti del nuovo insegnante di musica, quando si è pieni della Luce di Cristo e privi di alcuna vera e propria forma di affetto o di misericordia verso i Suoi figli.
Per concludere, io sto solo cercando di condurre una vita da buon cristiano. Andando a messa la domenica, seguendo i Dieci Comandamenti e lottando per ciò che credo essere un’abominazione sessuale, attraverso una serie di piccole azioni e aspri commenti pronunciati sottovoce.
Naturalmente, talvolta, desidero che Dio tocchi il mio cuore, dandomi la capacità di trattare tutti almeno con la creanza e il rispetto che essi meritano in quanto esseri umani. Ma sfortunatamente per la nuova coppia che si è trasferita tre case più in là, Egli non l’ha ancora fatto.
Ora, quindi, se volete scusarmi, devo lavorare per Dio.
Testo originale