Sei ancora cristiano? Ma che cristiano sei?
Riflessioni di Brian G. Murphy*, pubblicate su QueerTheology.com (Stati Uniti) il 23 maggio 2024. Liberamente tradotte dai volontari del Progetto Gionata
“Sei ancora cristiano?”. Una domanda semplice solo all’apparenza. Per tante persone, me compreso, è invece una domanda complicata.
Nel mio percorso, e anche nel mio lavoro, ho incontrato tante storie, tanti modi diversi di stare (o non stare più) dentro la fede. Mi sono reso conto che, anche se ognuno ha un’esperienza unica, si possono riconoscere alcune traiettorie comuni. Provo a raccontarle, perché forse anche tu ti riconoscerai in una di queste.
Fede appassionata
Tu ti identifichi senza esitazione come cristiano, e questo è un aspetto fondamentale della tua identità. Vai regolarmente in chiesa – o segui online le prediche – leggi la Bibbia o libri cristiani, magari non ogni giorno, ma ogni tanto sì. E senti una connessione viva e profonda con Dio. E anche quando non riesci a vivere questi momenti come vorresti, ti manca qualcosa.
Ti manca Lui. Senti che dovresti riprendere a pregare, tornare a leggere, a nutrirti della Parola.
Spiritualità leggera
Ti consideri cristiano… o “cristiano-ish”. Qualcosa di più fluido, meno rigido. Ogni tanto entri in chiesa, forse nelle feste, o quando senti il bisogno. Leggi libri che parlano di religione, più che testi sacri.
Magari segui qualche podcast, o hai una piccola rete di amici con cui condividere valori e riflessioni. Ti interroghi sul senso della vita, sui tuoi valori, su come vivere in modo intenzionale. A volte senti Dio vicino, a volte una Presenza più vaga, uno Spirito, una Luce.
Ferito dalla fede
Tu un tempo ti consideravi cristiano, ora non più. O comunque sei pieno di dubbi, di domande, di ferite aperte. Hai respinto con forza quella forma di cristianesimo in cui sei cresciuto, e ne hai tutte le ragioni.
Forse sei ancora arrabbiato, o profondamente deluso. E anche se non ti identifichi più come cristiano, la tua vita resta piena di legami con quel mondo: amici, familiari, relazioni che hanno radici là dentro. Segui da vicino le dinamiche delle chiese, soprattutto quelle che riguardano le persone LGBTQ+, e magari ne parli anche pubblicamente.
Non pratichi più, le preghiere che un tempo ti davano conforto ora sembrano false o addirittura dannose. Ma il cristianesimo, volente o nolente, continua a far parte della tua vita. Magari perché lo stai ancora smontando, o cercando di guarirne.
Laicità radicata
Anche tu un tempo eri cristiano, ma ora hai voltato pagina del tutto. La fede non è più un tema nella tua vita. Le persone che frequenti, le cose che leggi, le conversazioni che fai – nulla ruota più intorno alla religione. Magari ogni tanto, in famiglia, torni a mettere piede in una chiesa. Forse ti capita di riflettere sul senso dell’esistenza, o di domandarti se Dio esista. Ma sono pensieri fugaci, che non lasciano un’impronta nel tuo quotidiano.
Un’altra strada
Hai lasciato il cristianesimo alle spalle, ma non sei rimasto senza un sentiero spirituale. Anzi, hai trovato casa altrove. Magari hai abbracciato un’altra religione, o pratichi una spiritualità che non ha bisogno di conversioni ufficiali. La meditazione, lo yoga, l’attenzione alla consapevolezza: sono queste ora le tue sorgenti di significato. O forse ti sei avvicinato a visioni non religiose, ma orientate ai valori: il pensiero stoico, l’umanesimo secolare… un’etica che ti dà orientamento e radici.
Racconto tutto questo per due motivi.
Il primo è che a volte fa bene fermarsi un momento, respirare e guardare dove siamo nel nostro cammino. Le vie della fede e della spiritualità sono spesso accidentate. Per questo è importante poter dire: “Ecco dove sono oggi.” Non con giudizio, ma con sincerità. E magari con gratitudine per il cammino fatto. Forse ti sei riconosciuto in una di queste descrizioni… magari in una che non ti aspettavi.
Il secondo motivo è che puoi chiederti dove vorresti essere. Perché se quello che sei oggi e quello che desideri essere – spiritualmente parlando – non coincidono, non è un problema. È umano. E proprio per questo può essere una guida preziosa per i prossimi passi.
Quindi… dove ti trovi, oggi? E dove vorresti andare?
*Brian G. Murphy è un attivista, educatore e comunicatore queer cristiano. È cofondatore del progetto Queer Theology, attraverso cui offre risorse, video e riflessioni per aiutare le persone LGBTQ+ a rileggere la Bibbia e la fede da una prospettiva inclusiva. È anche speaker e formatore in contesti internazionali.
Testo originale: Are you still a Christian?