Sei gay, niente ballo nella scuola cattolica
Articolo di Chiara Pizzimenti pubblicato sul sito di Vanity Fair il 1 ottobre 2015
Il ballo della scuola non è aperto a tutti. Se sei un ragazzo e vuoi portare un altro ragazzo non ci puoi andare. È quanto si è sentito rispondere uno studente del Tennessee. E dopo aver protestato è anche stato sospeso proprio per l’eccessiva risonanza delle proteste.Lance Sanderson frequenta l’ultimo anno alla Christian Brothers High School di Memphis. Si dichiarato gay già al primo anno di scuola. Racconta che uno degli insegnanti gli aveva detto in passato che poteva portare un ragazzo al ballo. Da quando questo insegnante ha lasciato l’istituto però le cose sono cambiate nell’istituto cattolico.
La scuola ha detto che non poteva portare il suo boyfriend per ragioni logistiche. «Gli student della CBHS possono andare al ballo da soli, con altri studenti della scuola, oppure con una ragazza di un’altra scuola. Per ragioni logistiche non con maschi di altre scuole».
Lui non ha accettato la risposta e ha lanciato una campagna con una petizione sul sito change.org. Ha già ottenuto quasi 25mila firme e il supporto di personaggi noti. La storia è raccontata dalla rivista Attitude e Lance è stato intervistato da Memphis Flyer. Ha spiegato che un membro dello staf scolastico avrebbe giustificato il no collegando le relazioni omosessuali con violenze e abusi domestici. Avrebbe paragonato la sua vicenda a un caso in Texas in cui un uomo aveva ucciso il compagno.
Nella petizione scrive: «I miei quattro anni alla Christian Brothers High School sono stati duri, ho subito attacchi omofobi. Una volta un mio compagno di classe ha detto almeno 17 volte la porola checca davanti a me mentre guardavamo un film. Adesso però non sono i compagni a creare un problema sono dirigenti e insegnanti. Chi guida la scuola dovrebbe aiutare e sostenere gli studenti, non farli diventrare obiettivo di discriminazione». Lance spiega che ha sua unica richiesta è andare al ballo con una persona che ha scelto e invitato come tutti gli atri suoi compagni. Non un trattamento speciale, ma solo rispetto.
Per ora ha ottenuto una sospensione di una settimana perché la scuola non ha gradito la pubblicità derivata dalla vicenda. Ma ha risposto anche a questo. Dice di non aver infranto nessuana regola dell’istituto e ha scritto una lettera all’amministrazione scolastica. «Non ho fatto niente di sbagliato e non ho fatto male a nessuno. Voglio tornare a scuola e fare il mio dovere come gli altri». Lance cita Martin Luther King: «Speriamo che le nubi scure del pregiudizio se ne vadano e che la nebbi adei malintesi se ne vada dale nostre comunità. Che in un domani non molto lontano possano brillare amore e fratellanza su questa grande nazione».