Sei in ansia perché vorresti fare coming out con i tuoi genitori? Parliamone
Riflessioni di Michael C. LaSala Ph.D., LCSW* pubblicate sul portale Psychology Today (Stati Uniti) il 12 marzo 2011, liberamente tradotte dai volontari del Progetto Gionata
Vorresti fare coming out con i tuoi genitori? Non avere fretta anche perché, a volte, non è una buona idea. (Sì, hai letto bene.)
Oggi sempre più giovani persone LGBT+ scelgono di fare coming out con i genitori, spesso in età adolescenziale. Secondo uno studio riportato nel libro Coming Out, Coming Home: Helping Families Adjust to a Gay or Lesbian Child, l’età media per dichiararsi è 17 anni, ma alcuni lo fanno già a 14.
Questo fenomeno è positivo: è un segnale di un cambiamento che va apprezzato. Inoltre, molte ricerche dimostrano che avere una relazione forte e autentica con i proprio genitori porta grandi benefici alle persone LGBT+: migliora la loro salute mentale e l’autostima, riduce i rischi di pensieri suicidari, di abuso di sostanze o comportamenti sessuali a rischio.
Per molti giovani, condividere il proprio orientamento o identità di genere con i propri genitori ha rappresentato un sollievo e un passo decisivo per affermare la propria identità. In alcuni casi, ha persino rafforzato i legami familiari.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui dichiararsi potrebbe non essere la scelta migliore. Nonostante i progressi su questi temi a volte alcune famiglie reagiscono negativamente al coming out di un figlio, rifiutando il figlio, cacciandolo di casa, interrompendo ogni forma di supporto economico o persino ricorrendo alla violenza. È importante tenere in considerazione questi rischi.
Fare coming out, quindi, non è mai una decisione semplice. Ecco alcune linee guida per capire se è il momento giusto o se è meglio aspettare.
Quando potrebbe essere meglio non dirlo:
- I tuoi genitori fanno spesso commenti omofobi o anti-LGBT. Se li senti criticare le persone LGBT+ o opporsi a questioni come il matrimonio gay, è probabile che abbiano difficoltà ad accettare un figlio LGBT+.
- Hanno minacciato reazioni violente. Alcuni genitori, sospettando che un figlio o una figlia possa essere omosessuale, fanno minacce per “spaventarti” e spingerti a nascondere chi sei. Prendi sempre sul serio quelle loro parole.
- Dipendi da loro economicamente o fisicamente. Se temi che possano cacciarti di casa o toglierti il loro sostegno economico, potrebbe essere meglio aspettare di essere indipendente.
- Non ti senti pronto a gestire una reazione negativa. Se non ti senti abbastanza forte di affrontare frasi come “Preferirei saperti morto” o “Andrai all’inferno”, forse è meglio aspettare.
- Il tuo istinto ti dice di aspettare. Fidati di ciò che senti nel profondo.
Ricorda, non c’è una scadenza per fare coming out. Aspettare non significa nascondere per sempre: potrai scegliere un momento migliore in futuro.
Se decidi di farlo: preparati:
- Pianifica il peggiore scenario possibile. Se i tuoi genitori reagissero cacciandoti di casa o togliendoti il loro supporto economico, hai un piano? Sai dove andare e come mantenerti?
- Crea una rete di supporto. Parla con amici fidati, parenti comprensivi o figure di riferimento come insegnanti o consulenti. Avrai bisogno di persone su cui contare.
- Ricorda che, qualunque cosa accada, ce la farai. Ma preparati emotivamente al fatto che potresti avere bisogno di tempo per superare la loro reazione iniziale.
Come fare coming out:
- Scegli il momento giusto. Evita momenti di crisi o situazioni tese. Non farlo durante un litigio o un evento importante come una festa o un matrimonio.
- Dichiarati con amore. Esprimi chiaramente il tuo affetto per loro e il tuo desiderio di avere una relazione autentica e onesta con loro.
- Mostrati felice e sereno. Non cercare di convincerli o di difendere la tua identità: dimostra con il tuo esempio che sei una persona equilibrata e in salute.
- Dai loro tempo. Anche se vorresti una reazione immediata, i genitori potrebbero aver bisogno di tempo per elaborare e accettare ciò che gli stai dicendo.
- Indirizzali verso risorse utili. Ad esempio, suggeriscigli di parlare con un gruppo di genitori con figli LGBT, che possano offrirgli supporto e informazioni.
Ricorda
Il coming out è un processo personale e delicato, non c’è un modo giusto o sbagliato per farlo. Anche se la reazione dei tuoi genitori inizialmente potrebbe non essere quella che speri, molti genitori, col tempo, riescono a superare i loro pregiudizi.
Abbi pazienza con loro e, soprattutto, con te stesso. Vivere autenticamente richiede coraggio, ma ne vale sempre la pena.
* Michael C. LaSala, Ph.D., LCSW, è professore presso la School of Social Work della Rutgers University e autore del libro Coming Out, Coming Home: Helping Families Adjust to a Gay or Lesbian Child (Fare coming out, tornare a casa: aiutare le famiglie ad accogliere un figlio gay o lesbica), pubblicato da Columbia University Press nel 2010.
Testo originale: Should You Come Out to Your Parents?