Un seminario anti-omofobia per gli agenti di polizia
Articolo del 15 gennaio 2013 pubblicato su La Repubblica di Napoli
Iniziativa dell’università Federico II in collaborazione con la Questura. Si pone l’obiettivo di sensibilizzare gli agenti di polizia sui temi dell’omofobia il seminario di aggiornamento professionale “Cultura delle differenze e crimini d’odio: aspetti legislativi, psicologici e sociali”, organizzato a Napoli dalla Scuola di dottorato in Scienze psicologiche, pedagogiche e linguistiche – Dottorato in studi di genere – dell’Università “Federico II” in collaborazione con la Questura di Napoli, rivolto a funzionari, sottufficiali e agenti della Polizia disatato.
Una lezione dedicata ai crimini d’odio, di cui possono essere vittime persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali che ha rappresentato un importante momento di riflessione su alcune questioni e difficoltà con cui gli operatori di polizia possono confrontarsi quando di trovano di fronte a casi che vedono coinvolte persone vittime di questa particolare forma di aggressione.
Al seminario ha preso parte anche il questore della città, Luigi Merolla, che, tra l’altro, ha ricordato che da tempo la Polizia di Stato “e sensibile alle problematiche riguardanti atti discriminatori commessi nei confronti di soggetti appartenenti a minoranze, attraverso la costituzione dell’Osservatorio per la Sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), fortemente voluto dal capo della polizia Antonio Manganelli, e presieduto dal suo vice Francesco Cirillo”.
Il professor Paolo Valerio, ordinario in Psicologia clinica del Dipartimento di neuroscienze dell’università Federico II, organizzatore del seminario, ha illustrato le problematiche connesse ai crimini d’odio, in particolare quelli riguardanti l’omofobia.
Al termine della prolusione, i partecipanti sono stati suddivisi in quattro workshop, tenuti da altrettanti psicologi del Dottorato in studi di genere (Agostino Carbone, Anna Gargiulo, Francesco Garzillo e Valeria Manna), nel corso dei quali gli operatori di polizia si sono confrontati sul tema, illustrando anche le proprie esperienze professionali in materia.