Sentirsi sbagliati. Come l’omotransfobia condiziona le vite dei cristiani LGBT+
Testo di Amber Cantorna* tratto dal suo libro Unashamed: A Coming-Out Guide for LGBTQ Christians (Senza vergogna: una guida al coming out per i cristiani LGBTQ), editore Presbyterian Publishing, stampato nel 2019, liberamente tradotto da Innocenzo Pontillo
“Non lasciare che la paura determini chi sei e non lasciare che il posto in cui sei stato confinato stabilisca il tuo cammino futuro”. (Costantino “Cus” D’Amato)
All’età di otto anni, Isaac sapeva di essere diverso dal suo fratello maggiore. Non riusciva a capire bene il perché, ma sapeva di non rientrare nello schema di ciò che ci si aspettava da lui.
Nei due anni successivi, Isaac aveva capito ciò che lo rendeva diverso e non aderente alla realtà in cui viveva. Con genitori profondamente impegnati in chiesa e che ricoprivano ruoli di responsabilità in tutte e tre le funzioni religiose del fine settimana, aveva un’idea chiara di ciò che ci si aspettava dai figli del Dio cristiano.
Isaac sentiva di non essere all’altezza perché secondo la sua famiglia, la sua chiesa e la sua fede, essere omosessuale non era solamente detestabile, ma era una cosa offensiva per la chiesa e ripugnante per Dio.
Vergognandosi terribilmente, Isaac cercò sempre di nascondere e di reprimere questa parte della sua identità per anni: prima uscendo con delle ragazze, poi con digiuni e preghiere regolari e infine mentendo apertamente sul suo orientamento sessuale, quando glielo chiedevano, solo per potersi mimetizzare.
Isaac si rifiutava di ammettere i suoi sentimenti per gli uomini a chiunque, persino a se stesso. Ma al liceo un mix di curiosità, testosterone e pubertà raggiunse anche Isaac e l’amicizia che aveva con il figlio del pastore, della sua chiesa evangelica, divenne anche un’attrazione sessuale reciproca.
Ma il suo amico usò Isaac come capro espiatorio, quando i suoi genitori lo affrontarono sul tema. Accadde così che Isaac si trovò convocato in una riunione d’emergenza del consiglio della sua chiesa. Con i suoi genitori presenti e di fronte agli altri, Isaac venne accusato, trattato in maniera inumana e umiliato. Alle prese con la ricerca di un modo per redimersi e tornare al suo vecchio mondo, Isaac si ritirò ancora di più nell’armadio e soppresse tutte le emozioni che rivelavano il suo vero orientamento sessuale.
Negli anni successivi, Isaac partecipò a una terapia per ex-gay, partecipò a uno stage intensivo di preghiera e discepolato per purificare la sua anima e sposò una donna nel tentativo di riconciliarsi con la sua famiglia, i suoi amici e Dio. (Ma non funzionò).
Erin O. White era una ragazza di ventidue anni quando s’innamorò contemporaneamente del cattolicesimo e di una donna.
Nel suo libro, Given Up for You, Erin parla del suo desiderio di amore romantico e divino e della sua lotta tra questi due mondi. Erin desiderava connettersi con Dio, ma anche i suoi desideri carnali.
Sentendosi incapace di conciliare la divisione presente dentro di sé, decise di rivelare un pezzetto del suo cuore al suo terapeuta, sperando di trovare degli strumenti utili per conciliare questi due mondi.
Invece, le venne detto che sarebbe stata un essere umano più completo se avesse avuto una relazione eterosessuale e che, se avesse continuato la sua attuale relazione con la sua ragazza, non ci sarebbe stato nulla da realizzare insieme con la terapia.
Devastata e tradita dall’unica persona di cui si fidava, quel giorno Erin lasciò la seduta di terapia per non tornare mai più.
Ma le parole del suo terapeuta e il messaggio che si celava dentro di esse, purtroppo, continuarono a permeare la sua anima per anni, causando dubbi, paura, vergogna e sofferenza. Sapendo di non poter avere sia Dio che la sua ragazza, lasciò andare una delle due cose più preziose per lei, la sua ragazza, per amore dell’altra, l’amore di Dio.
* Amber Cantorna riceve tante e-mail che gli pongono sempre la stessa domanda: come si fa a conciliare la propria sessualità con la propria fede? Come figlia lesbica di un responsabile dell’organizzazione cristiana tradizionalista Focus on the Family, Amber ha perso tutto quando ha fatto coming out come lesbica nel 2012. Tuttavia, il suo viaggio per abbracciare la sua fede e cio che è, l’ha portata a scrivere Unashamed (Senza vergogna). Una guida per i cristiani LGBT+ che stanno pensando di fare coming out o vogliono affrontare argomenti difficili come: la demolizione dell’omofobia interiorizzata, come cercare una comunità di fede inclusiva, per riscoprire il proprio valore come figli di Dio o affrontare in una famiglia cristiana le conversazioni su questi temi.