Sichtbar anerkannt: Vita, amore e diversità nella Bibbia
Scheda a cura dei volontari de La tenda di Gionata sul contributo teologico-pastorale di Thomas Hieke, Biblische Zugänge. Leben – Liebe – Vielfalt, pubblicato in Sichtbar anerkannt. Vielfalt sexueller Identitäten, Herder Thema (Germania), giugno 2025, pp. 30–34.
Nel giugno 2025, l’editrice cattolica tedesca Herder ha pubblicato un numero speciale nulla collana Herder Thema intitolato Sichtbar anerkannt. Vielfalt sexueller Identitäten (Visibilmente riconosciute. La varietà delle identità sessuali), curato da Marianne Heimbach-Steins e Andreas Lob-Hüdepohl, che raccoglie saggi teologici e scientifici maturati nel percorso del Cammino sinodale tedesco, in particolare nella sezione dedicata all’educazione promossa dalla Commissione per l’educazione della Conferenza Episcopale Tedesca.
Questo volume, che si configura come una vera proposta pastorale cattolica inclusiva, è rivolto a teologi, operatori pastorali, educatori, genitori e a tutti i credenti che desiderano comprendere, accompagnare e integrare nella Chiesa le persone con identità sessuali e di genere diverse, nella linea dell’insegnamento di Papa Francesco: «Accompagnare, discernere, integrare» (Amoris Laetitia, n. 291).
Una lettura biblica che parte dalla vita
Tra i saggi più significativi del volume troviamo quello del biblista Thomas Hieke*, professore di Antico Testamento presso l’Università di Mainz, intitolato Biblische Zugänge. Leben – Liebe – Vielfalt (Approcci biblici. Vita – Amore – Diversità), in cui l’autore affronta il tema della sessualità umana nella Bibbia con chiarezza, rigore esegetico e coraggio pastorale.
Hieke denuncia fin dalle prime righe il duplice abuso a cui sono soggette sia la sessualità sia la Scrittura:
«La sessualità dell’essere umano e la Bibbia hanno in comune il fatto di poter essere abusate. […] Con la Bibbia si cerca di far valere interessi servendosi della sua grande autorità (“Parola di Dio”). Alla base di questo c’è un abuso del potere spirituale, che opera attraverso la paura e gli scrupoli. Io mi oppongo a questo abuso e voglio aprire una visione positiva».
L’autore invita a non usare la Bibbia per confermare posizioni precostituite, ma a leggerla con onestà, riconoscendo che i testi sacri sono “aperti all’interpretazione” e riflettono le conoscenze limitate del loro tempo. Per questo, afferma Hieke, è sbagliato considerare la Bibbia come la codifica di un ordine della creazione immutabile:
«Una teologia della creazione che voglia trarre un sapere ordinativo dall’osservazione della creazione di Dio deve essere aperta al fatto che la conoscenza umana si sviluppa».
L’ordine della creazione è un’interpretazione mutevole
Secondo Hieke, la pretesa di fondare sull’Antico Testamento un’“eteronormatività divinamente voluta” è il frutto di una lettura che confonde la statistica con la norma, proiettando sul testo le proprie convinzioni culturali:
«Il collegamento tra esperienza personale e lettura interessata della Bibbia porta a cementare un ordine della creazione “immutabile”, che viene considerato “voluto da Dio” e limitato all’eteronormatività».
«Perché questo processo avrebbe dovuto fermarsi in un certo momento (ad esempio con la nascita della Bibbia) e fissare un ordine della creazione immutabile?».
Hieke sottolinea che in Genesi 1,27 non si parla di “uomo e donna” (come spesso si traduce), ma degli aggettivi “maschile e femminile” (“zākār ûnĕqēvāh”), che non escludono un’intera gamma di espressioni e identità:
«Gli aggettivi lasciano spazio a uno spettro e rappresentano bene quanto affermano oggi le scienze umane. […] Il problema non sono queste persone, ma gli standard».
Le relazioni omosessuali non sono “contro natura”
Un altro passaggio decisivo del saggio è la rilettura del concetto di “contro natura” (Röm 1,26), spesso abusato in contesti ecclesiali per condannare l’omosessualità. Per Hieke, la natura non si limita alla riproduzione, e l’amore tra due persone dello stesso sesso può essere pienamente conforme all’intento biblico:
«Una relazione tra persone dello stesso sesso, che porta entrambi alla pienezza, all’amore, alla gioia, alla felicità, alla fiducia e alla vita, non è contro natura nel senso biblico».
«La natura tende alla varietà e alla riduzione del dolore, alla possibilità della vita e alla limitazione della violenza».
Il biblista distingue tra le “pratiche sessuali degradanti” e le relazioni d’amore autentiche, sottolineando che il vero “contro natura” nella Bibbia è ciò che genera violenza, sfruttamento, emarginazione e umiliazione.
La Bibbia come specchio della realtà e della speranza
Nel suo saggio, Hieke mostra anche come la Bibbia rifletta la durezza della vita e le discriminazioni storiche, ma allo stesso tempo proponga una visione alternativa fondata sull’amore e la giustizia. Ad esempio, nel Cantico dei Cantici l’autore nota un’inversione del dominio patriarcale espresso in Genesi 3:
«L’amore consente il ritorno al paradiso e supera i rapporti di potere imposti dalle convenzioni sociali».
In questo senso, il versetto di Galati 3,28 diventa la chiave ermeneutica della proposta cristiana:
«Non c’è più né giudeo né greco, né schiavo né libero, né uomo né donna, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù».
E infine, Hieke ricorda il versetto di Giovanni 10,10 come criterio ultimo per ogni interpretazione biblica:
«Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Una proposta teologica per la pastorale cattolica
Il saggio di Hieke, insieme agli altri contenuti del volume Sichtbar anerkannt, costituisce un contributo fondamentale per una pastorale cattolica inclusiva e coraggiosa. Non si limita a interpretare la Bibbia alla luce delle scienze umane, ma restituisce alla Scrittura la sua potenza liberante:
«Alla vita appartiene l’amore che si manifesta nel rispetto, nella stima reciproca, nel riconoscimento della dignità dell’altro e dell’altra. Alla vita appartiene la diversità – con tutte le sue sfumature».
Scheda bibliografica:
Thomas Hieke, Biblische Zugänge. Leben – Liebe – Vielfalt, in Sichtbar anerkannt. Vielfalt sexueller Identitäten, a cura di Marianne Heimbach-Steins e Andreas Lob-Hüdepohl, Herder Thema, Verlag Herder GmbH, Freiburg im Breisgau, giugno 2025, pp. 30–34. ISBN: 978-3-451-27580-7 (cartaceo), 978-3-451-83821-7 (PDF).
* L’autore dell’articolo è Thomas Hieke, professore ordinario di Antico Testamento presso l’Università di Mainz dal 2007. I suoi principali ambiti di ricerca comprendono il libro del Levitico, la Genesi e l’antropologia biblica. È autore di numerosi saggi su tematiche esegetiche e teologiche, con particolare attenzione alle interpretazioni distorte della Bibbia. Insieme a Konrad Huber ha curato i volumi Bibel falsch verstanden e Bibel um-gehen, dedicati alla rilettura critica dei testi biblici fraintesi. Collabora attivamente con il Wissenschaftliches Bibellexikon im Internet (WiBiLex) e cura un blog divulgativo in cui affronta i principali nodi del rapporto tra Bibbia e società contemporanea: https://blog.thomashieke.de
Per approfondire: Le identità sessuali. Una proposta della chiesa cattolica tedesca per una pastorale davvero inclusiva