Signore eccoti qua per noi
Riflessioni del tempo d’Avvento di Luigi Testa*
Due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!» (…) Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!» (Mt 9,27-28)
Io so che tu puoi salvarmi, Signore. So che sei l’unico che può realmente salvarmi.
So che sei tu che guarisci, che risollevi, che custodisci. Tu che ridoni la vista, tu che riporti la luce, tu che rimetti in piedi.
So che sei tu ogni speranza che ho, tutta la speranza che ho, la sola speranza che ho. Tutto sussiste per mezzo di te e niente e fatto senza di te.
Ed eccoti qua, questo per noi il segno: un bambino nella mangiatoia. Che vagisce. Che ha freddo. Che ha fame. Che allunga le braccia. Che non cammina. Che deve essere messo in salvo da Erode.
«Credete che io possa fare questo?
Credete ancora che sono io quello che vi salva? Credete che sono queste piccole mani di bimbo, in realtà, a reggervi?».
Aumenta, Signore, la nostra fede…
*Luigi Testa è autore di testi a carattere giuridico e scrive su alcuni quotidiani nazionali. “Via crucis di un ragazzo gay” (Castelvecchi, 2024) è il suo primo libro di natura spirituale, altre sue riflessioni sono pubblicate anche su Gionata.org