Sogno di abbeverarmi a un’acqua LGBT che ci depuri dalle tossine dell’omotrasbifobia
Riflessioni di Mauro Paolotti, simpatizzante del Progetto Gionata
Durante una torrida estate di alcuni anni fa mi trovavo a girare per la mia città. Non sono solito bere, nemmeno acqua, non ne sento il bisogno, ma quella volta, contrariamente alle mie abitudini, mi avvicinai a una fontanella per bere.
E fu lì che ebbi una visione: un’acqua LGBT, un’acqua arcobaleno che fa diventare chiunque la beva un* attivista, se non addirittura una persona LGBT. Ebbi la visione di una fonte miracolosa che fornisse quest’acqua e di potermi lì dissetare.
Ne parlai con Anita, l’allora referente del gruppo LGBT della mia zona, e al primo banchetto che organizzammo portai una bottiglietta d’acqua su cui avevo appiccicato un’etichetta di mia creazione, come se fosse una marca d’acqua attinta da quella fonte miracolosa.
Da allora non è stato registrato nessun miracolo, però è sempre bello (e non costa niente) sognare un’acqua che renda le persone più favorevoli alla causa LGBT.
Negli ultimi giorni mi è venuto in mente che nella mia città ci sono un paio di fontanelle per bere, di cui una non funziona, ma per l’altra ho pensato che potrebbe diventare una fontanella rainbow, magari affidandone agli studenti del liceo artistico il rinnovamento, perché la decorino e mettano accanto un cartello che racconti le battaglie LGBT: sarebbe un bel modo di renderne consapevoli i fruitori della Rainbow Water nella giornate più calde, e anche d’inverno.
Nel cartello si potrebbe anche scrivere che quell’acqua depura dalle tossine dell’omofobia, della bifobia e della transfobia: sarebbe un’iniziativa unica, oso pensare, non solo a livello europeo e internazionale, ma anche intergalattico! Altro che sorgenti di Fiuggi e acqua di Lourdes!
Se questa iniziativa vi piace e vorreste parlarne con me, scrivete a giacomo.tessaro.80 [at] gmail.com, e Giacomo provvederà a fornirvi il mio numero di telefono.
Pace a voi, Shanti Shanti Shanti
Mauro