“State attenti a voi stessi…” (Luca 21:34-36)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
In tante chiese si trova la scritta: “Cor meum vigilat”: tutti sappiamo che la traduzione corretta è “il mio cuore vigila” ed è un invito, comunque utile per noi a vivere il presente come preghiera. A costo di forzare la grammatica e la correttezza della traduzione, è bello però immaginare che questa, più che un’affermazione, possa essere anche un invito materno ed amorevole che Maria ci rivolge: “il mio Cuore vigila!”. Così da essere fiduciosi nell’affidamento a Lei.
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Dal Vangelo secondo Luca 21:34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
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* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.