Storie di cristiani che lottano per l’accoglienza delle persone LGBT
Prefazione alla guida “Christian Role Models for LGBT Equality” (Modelli cristiani di comportamento per l’uguaglianza LGBT”, edita da Stonewall (Inghilterra), dicembre 2016, p.2-3, liberamente tradotta da Mariangela Travaglini
Il Vescovo Christopher Senyonjo è un sacerdote Anglicano, sostenitore dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) in Uganda. Egli rischia continuamente il carcere e la sua sicurezza, esprimendosi contro omofobia, la bifobia e la transfobia, predicando un messaggio di accettazione ed inclusione. Ha recitato in due documentari, “Call Me Kuchu” e “God loves Uganda”, e gestisce un ministero di supporto per le persone LGBT.
Alcune volte possiamo sentirci come se dovessimo lottare ardentemente con un mondo in cambiamento. Mentre alcuni di noi trovano facile abbracciare grandi diversità, vedere queste come parte del grande disegno di Dio, altri lo trovano confusionario e difficoltoso. Ma un modo per allontanarci dalla realtà dei nostri fratelli, uomini e donne, è quello di chiudere loro le porte della chiesa. Il percorso di molti Cristiani LGBT, e di coloro che li aiutano, raramente è semplice. Posti di fronte a giudizio e persecuzioni, le persone LGBT sono spesso esclude dalla chiesa. Purtroppo alcuni di loro si sono allontanati dalla, come meccanismo di auto-preservazione.
In quanto cristiani noi dobbiamo imparare ad accettare le persone LGBT come figli di Dio. Ci sono sempre state persone LGBT nella Chiesa, e ce ne saranno sempre. Le 20 storie in questo opuscolo raccontano di persone LGBT che hanno riconciliato la loro sessualità e/o identità di genere con la fede, e di Cristiani non LGBT che credono nell’accettazione e affermazione del fatto che le persone LGBT sono ben volute agli occhi di Cristo.
Queste storie rappresentano diverse voci da tutto il mondo – da Africa, America, Caraibi, Europa, Asia e Pacifico. Individualmente le storie sono d’ispirazione, ma insieme dimostrano un’incredibile storia di forza e fede che hanno resistito a prove che per molti di noi sarebbero difficili persino da immaginare – una fede che può spostare le montagne.
Ti do il benvenuto in questa collezione di testimonianze, e prego che tu possa leggerle con una mente aperta e cuore gentile. La loro convinzione invincibile, la consapevolezza dell’amore di Dio e il loro coraggio ci offrono l’opportunità di adottare un profondo significato di fratellanza e accettazione. Amandoci ed accettandoci l’un l’altro, questa è la mia preghiera, che noi stessi conosciamo la profonda accettazione di Dio. Il nostro Dio è compassionevole e ama universalmente.
Vescovo Cristopher Senyonjo
Per qualcuno potrebbe non essere una sorpresa, viceversa per altri, il fatto che lesbiche, gay, bisessuali e transessuali esistono in ogni comunità, in ogni luogo di lavoro, in ogni regione, da ogni provenienza etnica ed in ogni religione.
La religione è il più forte collante. Qualcuno sostiene che le persone LGBT non possano vivere in comunità di fedeli che non accettano relazioni fra persone dello stesso sesso o persone in transizione; che le persone LGBT possano essere “curate”. Certamente queste convinzioni esistono. Di conseguenza molte persone LGBT rifiutano la propria fede o sentono un abisso sempre più ampio tra le due parti della loro identità di base .
Però ci sono molte comunità religiose, gruppi e luoghi di lavoro dove tali convinzioni non esistono. Questo libro si concentra sulle esperienze di Cristiani da tutte le parti del mondo. La loro provenienza e tradizioni religiose sono fra loro molto differenti: alcuni sono sacerdoti, altri hanno relazioni sentimentali, altri ancora sono stati incarcerati. Alcune delle persone in questo libro si identificano come lesbiche, gay, bisessuali o transessuali, ed altri sono loro fedeli alleati. Ma ciò che tutti loro condividono è la convinzione che Dio è amore e accoglienza.
Le persone in questa raccolta provengono da 15 paesi sparsi nei sei continenti. In 12 di questi le persone LGBT non sono protette da alcuna legge. Quando questo progetto è iniziato, la nostra intenzione era di condividere storie ed esperienze di un gruppo diversificato di partecipanti, per dimostrare come le esperienze dei fedeli LGBT e dei loro sostenitori possono essere differenti, ma contenere anche alcune similarità.
Tuttavia, durante il lavoro sul progetto, siamo diventati profondamente consapevoli del rischio che la pubblicazione di alcuni contenuti avrebbe potuto provocare reazioni avverse. Il coraggio e l’onestà delle persone che abbiamo intervistato è stato incrollabile, ma dopo molte discussioni abbiamo preso la difficile decisione di garantire l’anonimato a coloro la cui sicurezza non era garantita dalla legge dei loro stati di provenienza. Altri hanno scelto di spontanea volontà di rendersi anonimi. Il nostro ruolo è stato di incoraggiare gli altri, ma abbiamo dovuto prendere in considerazione la loro sicurezza come parte integrante del nostro lavoro.
In 75 paesi in giro per il mondo, essere lesbica, gay, o bisessuale è illegale; in 10 è punibile con la morte, e nel mondo oltre 1.700 persone transessuali sono state uccise negli ultimi 7 anni. Questo è chiaramente lontano dal poter dire che ognuno in ogni dove sia libero di essere se stesso, ma certamente ci stiamo lavorando. Noi guardiamo al futuro in cui l’anonimato non è più necessario, a le persone sono accettate – per le loro convinzioni, la loro fede, il loro orientamento sessuale, la loro identità di genere e tutto il resto – senza eccezioni.
Ruth Hunt, Amministratore Delegato di Stonewall
> Storie di cristiani che lottano per l’accoglienza delle persone LGBT
Testo originale: Christian Role Models: foreword