Sui temi LGBT i vescovi cattolici devono ascoltare le scienze moderne
Articolo di Robert Shine pubblicato sul sito dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 14 aprile 2018 , liberamente tradotto da Innocenzo
Un giorno ci sarà un mondo senza genere? Questa possibilità è stata esplorata dalla teologa cattolica Ilia Delio in un recente articolo per il Global Sisters Report. La sua riflessione non si occupa direttamente di questioni LGBT, ma i punti che affronta su scienza e fede, tecnologia e genere sono certamente applicabili anche a queste. In uno dei passi più rilevanti del suo testo si chiede:
“Come può la chiesa cattolica sperare d’infondere una coscienza ecologia integrale quando non riesce a fare sue le conoscenze della biologia moderna? Invece di cercare di difendere l’idea del peccato originale, la chiesa dovrebbe affrontare la realtà che Adamo ed Eva non sono mai esistiti come una singola coppia responsabile della colpa di una specie. Se la chiesa non può accettare la biologia moderna e un Dio biologico profondamente invischiato in noi, allora quando mai saremo liberati nel mondo?”.
Troppo spesso oggi, i duri attacchi dei vescovi della chiesa contro “l’ideologia di genere” rivelano la loro ignoranza non solo sulla vita delle persone, ma sulla comprensione attuale dell’identità di genere. Ad esempio, si appellano al libro della Genesi come prova che gli esseri umani sono stati creati come maschio e come femmina, perché questa identità è nota alla nascita ed immutabile. Tuttavia, per sostenere questa posizione negano la realtà delle persone intersessuate, i cui corpi non soddisfano gli standard medici per essere definiti maschi o femmine. E negano la realtà delle persone transgender i cui cervelli e corpi possono essere diversi, rispetto al loro genere.
Allo stesso modo, i vescovi della chiesa suggeriscono che gli atti omosessuali sono innaturali, mentre la scienza ha dimostrato come tale attività sessuale è comune in natura. Queste affermazioni, e tante altre, dimostrano che i vescovi della chiesa, secondo le parole della teologa Delio, “non possono essere padroni della biologia moderna“.
Ma l’ignoranza non è l’unica via possibile per vescovi della chiesa, quando si tratta di questioni LGBT. L’enciclica sull’ecologia di Papa Francesco, “Laudato Si“, è lodevole per aver integrato la conoscenza contemporanea nella riflessione teologica. Se le riflessioni del magistero sull’identità di genere e sulla sessualità potessero seguire il metodo della Laudato Si, integrando la scienza e la teologia, sarebbe davvero qualcosa di rivoluzionario. Papa Francesco dovrebbe aprire questa strada.
Ma fino a quando non verrà presa questa strada, la teologa Delio ha ragione nel dire che la Chiesa istituzionale rimarrà legata a false idee che danno come risultato quello di continuare a ferire le persone.
Testo originale: Church Leaders Need to “Own Up to Modern Biology” on LGBT Issues