Suicida perchè “questo mondo non può tollerare i miei veri colori”
Articolo pubblicato su gaymaroc.net (Francia) il 23 gennaio 2014, libera traduzione di Marco Galvagno
Il presidente di un’associazione gay di 20 anni si è suicidato mercoledì 22 gennaio (2014), dopo aver dichiarato che non poteva continuare a vivere in quel paese e in questo mondo, lo ha comunicato la polizia locale.
Isa Chakmarli , presidente di Azerbajan Free LGBT, un’associazione di difesa dei diritti della comunità gay e lesbica, la cui sede è a Baku è stato trovato morto dopo essersi impiccato con una bandiera arcobaleno.
“Abbiamo ricevuto una chiamata dai suoi vicini che ci hanno informato del suicidio” ha dichiarato un portavoce della polizia di Baku. I poliziotti hanno scoperto il corpo senza vita, è stata aperta un’indagine sul suicidio.
Prima di togliersi la vita Chakmarli ha inviato un messaggio ai suoi amici su facebook: “Me ne vado, perdonatemi per tutto. Questo paese e questo mondo non sono fatti per me, siete tutti responsabili della mia morte” ha scritto il militante.
La famiglia di ChaKmarli ha fatto fatica ad accettare la sua omosessualità ha spiegato all’AFP Vagar Adigozalov, un amico ed ex compagno del miltante. La causa principale del suicidio è stato il cattivo rapporto con la sua famiglia. L’omofobia è molto diffusa in questa ex repubblica sovietica. Gli omosessuali affermano di subire continuamente attacchi e molestie.
Testo originale: Azerbaïdjan: le président d’une association LGBT se suicide