Toglietemi le scarpe!
Riflessioni di don Fabio
“Scrupoli e malinconia, fuori di casa mia.” (San Filippo Neri)
Giovanni 14:18: “Non vi lascerò orfani, dice il Signore; vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia”.
Oggi la liturgia ci fa ricordare uno dei santi più gioiosi che conosciamo, almeno in Italia: San Filippo Neri! Uno dei tanti aneddoti che si raccontano di lui è sulla “umiltà” nella santità, e sulla necessità di non prendersi troppo sul serio!!!
Ve lo propongo: TOGLIETEMI LE SCARPE!
È chiaro che per san Filippo l’umiltà fosse la virtù principale, specialmente per un uomo o una donna consacrati a Dio. C’era ai suoi tempi una religiosa che godeva di grande notorietà, poiché si diceva avesse estasi e rivelazioni. Un giorno il Papa mandò proprio “Pippo bono” a verificare la santità della suora, che si trovava in un convento nei pressi di Roma.
Mentre Filippo era in cammino, un violento temporale trasformò in fango la strada, così che il santo arrivò a destinazione conciato male, e con le scarpe tutte lorde. Quando giunse al suo cospetto la suora, a mani giunte e con un’espressione ieratica, Filippo si sedette e, stese le gambe, disse: “Toglietemi le scarpe!”.
Indignata per il trattamento, la suora restò ferma e lo guardò, ma il santo non aggiunse altro: riprese il mantello e tornò a Roma a riferire al Papa che, secondo lui, una persona che non ha l’umiltà di mettersi al servizio di chi ha bisogno, non può essere una santa.
Con affetto, Fabio!