“Travolgetemi, non mi scanserò!”. Ho 16 anni, sono gay e sono stanco di mentire
Email inviata a Gionata, risponde Innocenzo volontario del progetto Gionata
Hey, che bello contattarvi 🙂 ed ecco la falsità, il nesso: io mento. mento tanto e a tutti, quelli che incontro e quelli che conosco perché ho scoperto che è cosi facile, cosi semplice sorridere e mostrarsi felici agli altri mentre vorresti gridarli in faccia che li ODI!!!
Ma è tutto ok, ok, ok.. Lo è sempre stato, o meglio lo era, fino a che…che cosa? Fino a quando ho sentito dire mio padre che vorrebbe morti tutti noi, tutti i gay? Fino a che ho detto questo “noi” quasi con ripugnanza, come..come se mi aspettassi di essere punito?
Fino a che ho scoperto che se sapessero gli altri che mento, che sono quel che sono mi vorrebbero impiccato?
Tutto è cominciato con una forma di gioco in cui sapevo che stavo giocando. Ma quanto ti cambiano certe persone. ti insegnano il disgusto per te stesso, la rabbia contro quelli che odiano quelli come te e dicono: “vedi quello? Non è come te, è gay, devi rispettarlo perché è una grandiosa persona” come se parlassero di un cane randagio che stranamente non ha avversione a mordere. Mentre io lo vorrei azzannare, sia quel che mi sta ammonendo al rispetto di un mio simile sia quello che mi è indicato come “diverso ma ok”, perché non sa quanto lo invidio.
Lui è li a parlare e io qui a recitare. E poi. ho amato. Incredibile ma è successo! E’ durato, è stato combattuto e guadagnato! ma quando quella persona ha detto che non c’era più un noi e che stava felicemente con un altro non ho provato nulla, solo un gran desiderio di smettere. con cosa? Con tutto… tutto.
E’ stata la prima persona verso cui mi sia mai aperto, prima e unica. l’ho incontrata una volta sola, quando ancora c’era un noi. serve dire come è stato? Voi lo provate cosi spesso, forse. Quella sorta di sicurezza. Quella gioia giocosa di complicità.
Non so se mai questo verrà letto o sentito, non so se mai incontrerò persona che non odierò, se questa avversione è solo una delle idiozie della mia età.. ah si, ne ho 16 appena compiuti e sono tanto infelice da dire felicemente: non me ne importa di nulla: se mi vedete per strada camminare, per cortesia travolgetemi. giuro che non mi scanserò.
(:
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La risposta…
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Mio giovane amico, leggendo la tua lettera mi è tornato in mente un ricordo che credevo di aver dimenticato di quando sedicenne viaggiavo in autobus, ogni giorno, per frequentare le scuole superiori.
Ero inquieto e spaventato in quei giorni perché mi ero accorto che il mio sguardo rimaneva turbato ogni volta che incontrava sull’autobus quello di un ragazzo che viaggiava con me.
Per un anno i nostri sguardi si sono incontrati, ma io ero troppo spaventato da tutto quello che sentivo e provavo dentro di me. Non ebbi neanche la forza di chiedergli come si chiamava. Mi dicevo forse sono l’unico che prova queste cose, passerà, deve passare, nessuno deve saperlo o scoprirlo cosa penserebbero di me.
Che giorni confusi erano quelli, tutto mi ribolliva dentro. Il mio cuore sembrava esplodere, eppure io ero per tutti quello di sempre, attento che nulla trapelasse… Avrebbero dovuto darmi l’oscar per l’interpretazione. In seguito ho scoperto che tutti noi omosessuali siamo passati per quei giorni di solitudine e silenzio, giorni in cui non sai cosa vuoi, odi ciò che ami e desideri fortemente ciò che odi.
Caro amico, 16 anni sono un tempo magnifico ma complesso. Stai vivendo tante cose contemporaneamente ed è normale aver paura, voler scomparire, voler vivere tutto e nulla. Ma non sentirti solo, ciò che provi, ciò che senti, lo ha già vissuto ognuno di noi prima di te.
Come uscirne? Non c’è una ricetta magica, c’è solo un consiglio che posso darti, continua a vivere ogni giorno e pian piano troverai le risposte che cerchi.
Ma una cosa voglio chiedertela, cerca un amico, un amico reale che stimi con cui puoi aprirti, con cui puoi spezzare la recita a soggetto che fai ogni giorno.
Se hai paura di non farcela a trovarlo fai pure un salto al gruppo di credenti omosessuali più vicino alla tua città, oppure scrivici. Non tenerti nulla dentro troppo a lungo, solo così, parola dopo parola, vedrai che la tensione che senti dentro si scioglierà…
Per me è stato così, alla fine di quell’anno incrociai per caso un amico di mio fratello, entrambi ci scoprimmo gay, e nacque così un amicizia fatta di chiacchiere, risate, confidenze che mi ha portato sin qui…
Mio giovane amico, anche se non ti conosco, ti abbraccio forte e ricorda non sei solo. Li fuori siamo in tanti che tifiamo per te… sono sicuro che troverai la strada che cerchi, desideri e che in parte temi di percorrere, come ognuno di noi abbiamo sperimentato prima di te.
Perciò a presto e per ogni cosa ricorda, io e gli altri, siamo qui per te.