Ubi caritas et amor. Le persone gay, la chiesa cattolica e Dio
Riflessioni tratte dal blog “El cristiano indignado” (Spagna), 8 luglio 2012, liberamente tradotte da Adriano C.
Pablo è frocio, omosessuale, gay, o mentalmente disturbato. Questo dipende dalla quantità di amore verso Dio o dall’odio che si prova per lui quando se ne parla. E’ nato in una famiglia cristiana, di quelle che piacciono ai Papi. Con cinque figli, un padre lavoratore, una madre esemplare.
Suo padre non beveva e sua madre non era una donna sottomessa. Ma lui, da adolescente si innamorò di altro uomo, di un ragazzo della sua stessa età. E sono ancora insieme.
Sono passati già 25 anni durante i quali hanno visto spezzarsi molte coppie eterosessuali, tutte sposate in Chiesa. Alcuni di questi uomini separati erano anche catechisti che dedicavano molto tempo al giorno a dire agli altri quello che dovevano fare, senza dire quello che facevano loro, ovviamente.
Pablo è colto. E’ stato in università, ha una grande conoscenza della teologia. Legge molto. Tutti i giorni legge per prima cosa il Vangelo. Pablo, che è moderno, ha uno smartphone dove legge la maggior parte delle notizie e dei blogs religiosi in spagnolo.
Legge anche in altre lingue. Conosce bene il francese e l’inglese. Gli fa pena vedere come alcuni bloggers li attaccano.
Sì, questi bloggers che si credono detentori della verità, che in nome di Cristo li odiano e li discriminano, e che scrivono tanto bene e tanto alto, da sentirsi vicino al cielo, che hanno già abbandonato e non conoscono il dolore, i sentimenti, le sofferenze, sulla terra, sulla superficie terrestre, degli uomini e delle donne. Pablo ammira questi sacerdoti, vescovi e laici che conoscono molto più sull’omosessualità che lui stesso.
Giunge a chiedersi se questi sacerdoti, vescovi e laici che dedicano tutte le loro energie contro le persone omosessuali, trascurando temi come la povertà, la disoccupazione e le ingiustizie sociali, abbiano davvero un problema psicologico di accettazione della popria sessualità o di quella degli altri.
Pablo conosce Cristo e lo adora nel volto del prossimo. Non insulta nessuno. Non discrimina nessuno. Non odia nessuno. Non odia neppure coloro che lo odiano. Pablo dedica molto tempo alla sua parrocchia. Collabora con la Caritas distribuendo gli alimenti in questi tempi di crisi.
Pablo comprende chiaramente che non è questa la maniera che Cristo chiedeva per aiutare i poveri. Questo si può fare in maniera tempestiva in casi di estrema necessità, come adesso.
Quello che bisognerebbe realmente fare è cambiare il sistema: instaurare il Regno di Dio qui sulla terra, non quando muori. Pablo sa che il sistema capitalista – criticato e rinnegato da Giovanni Paolo II – genera povertà.
Sa che il Partido Popular (spagnolo) appoggia il sistema capitalista. Sa che in generale i vescovi appoggiano tutto ciò che non sia di sinistra.
E sa che è lo stesso sistema che genera la povertà, che aiuta i poveri affinchè continuino ad essere dipendenti da loro e li rende ostaggi. Per questo, Pablo prega molto. Prega per i poveri affinchè smettano di essere tali.
Prega contro le ingiustizie del mondo, chiedendo a Cristo la forza per fare la rivoluzione nella Chiesa e che essa sia Madre e Maestra dei poveri, e non la loro Signora e Protettrice.
Prega la Vergine Maria di ricordarsi delle sue amiche lesbiche. Invisibili. Nessun omofobo cattolico si mette in opposizione a loro. Nè le attacca, Lo fanno solo con gli uomini.
Perchè li vedono deboli e nella loro cattiveria, trovano che l’omosessuale sia qualcosa di femminino. Per questo li discriminano. Prega per questa discriminazione contro la donna che è avvenuta durante tutti questi secoli.
Pablo perdona ogni omofobo che non conosce l’amore. Nè quello personale nè l’amore di Cristo. Pablo s’intristisce quando vede questi omofobi che cercano nella Chiesa solo il potere personale, sia per quelli che vogliono trovare una buona posizione di lavoro come una banca, sia per quelli che vogliono soddisfare il proprio ego personale leggendo un predicozzo pseudo-ritmato durante la settimana santa.
Pablo vuole bene a tutti. Loro lo odiano.
E nel mezzo c’è Dio. Indovinate da che parte sta.
Testo originale: El maricón y Cáritas