Un percorso ad ostacoli. La vocazione religiosa e le persone transgender nella chiesa cattolica
Articolo di Ariell Watson Simon* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (StatiUniti) il 6 novembre 2024, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
“Soy un hombre transgénero” (Sono un uomo transgender) ha detto Maxwell Kuzma a papa Francesco quando si sono stretti la mano in piazza San Pietro durante un’udienza generale a fine ottobre (2024). Maxwell è uno dei quattro uomini transgender che hanno brevemente incontrato il Pontefice in quel giorno.
“È stato un privilegio e una grazia poter incontrare il Papa così come sono, senza maschere e senza fingere” ha scritto sul [sito web] National Catholic Reporter: “Sono fiero di me stesso per avergli detto di essere transgender nella sua lingua, e sono anche fiero che la Chiesa Cattolica abbia un Pontefice che guarda in maniera calorosa e pastorale ai membri transgender del suo gregge”.
L’incontro è stato organizzato dall’italiano don Andrea Conocchia, non nuovo a portare gruppi di persone trans in Vaticano. Questa volta, oltre a parlare brevemente con il Pontefice, il gruppo di uomini trans gli ha fatto dono del libro “Trans Life and the Catholic Church Today” (La vita trans e la Chiesa Cattolica di oggi), volume curato dalle teologhe Nicolete Burbach e Lisa Sowle Cahill, e di alcune lettere personali. Francesco ha stretto loro la mano, ringraziandoli e benedicendoli.
Due di essi, George White e fra Christian Matson, sono consacrati. Il sito National Catholic Reporter ha recentemente pubblicato un articolo su di loro, sottolineando le barriere che le persone trans cattoliche devono affrontare se vogliono vivere la vita religiosa.
George White, un trentenne britannico, è entrato a far parte della Chiesa Cattolica all’età di sedici anni grazie al sostegno del suo liceo cattolico. La sua vocazione al sacerdozio si è svolta sotto l’egida salesiana: “La reazione dell’ordine [salesiano] è stata positiva, ma essa riflette tuttavia la posizione attuale della Chiesa sulle questioni transgender, e White ha dovuto conciliare la sua vocazione con la realtà di tale posizione” scrive il sito web. Nonostante le barriere frapposte alla vita religiosa e al sacerdozio, ora Maxwell vive la sua vocazione insegnando religione presso la scuola cattolica di St. Paul a Leicester, nel Regno Unito.
Fra Christian Matson è un eremita diocesano di Lexington, nel Kentucky, ricevuto come tale dal vescovo John Stowe OFM Conv. nel 2021; nel 2023 ha rinnovato i suoi voti per la durata di tre anni. È probabilmente il primo eremita diocesano apertamente transgender nella storia della Chiesa Cattolica. Prima di intraprendere questa strada, frate Matson aveva provato a entrare nell’ordine gesuita. Tra il 2011 e il 2018 si sottopose al periodo di discernimento e fece molti colloqui vocazionali; fu giudicato un candidato “eccellente”, ma alla fine fu rigettato per via della sua condizione di transgender.
National Catholic Reporter racconta anche la storia di James Pawlowicz, un altro uomo trans desideroso di entrare nell’ordine gesuita. Quando fece coming out con il responsabile vocazionale “la reazione fu un misto di sostegno personale e rifiuto istituzionale”; il responsabile gli disse “Lei deve nascere uomo e rimanere uomo per intraprendere una qualsiasi vita religiosa”.
Il canonista Daniel Quinan spiega che ogni ordine ha le sue costituzioni, ma in generale essi utilizzano la definizione tradizionale di sesso biologico, e non quello di identità di genere. I casi di persone transgender che cercano di intraprendere la vita religiosa sono ancora rari, ma in crescita.
Un anno fa è nata una rete informale di mutuo sostegno per uomini [transgender] che vogliono fare discernimento vocazionale. Si incontrano mensilmente su Zoom e anche di persona. Fra Christian è diventato un punto di riferimento per il gruppo, ognuno dei quali ha fatto o sta facendo un periodo di discernimento, e molti di essi sono stati maltrattati.
Fra Christian sottolinea il genuino amore per la Chiesa che li anima: “Invece di dare per scontato che intendiamo minare alla base la Chiesa […] si dovrebbe cercare di capire che siamo qui per l’Eucarestia […] Siamo qui per Cristo. Questo è il motivo per cui siamo nella Chiesa, e la nostra vita non ruota totalmente attorno al fatto di essere trans: è piuttosto centrata in Cristo”.
Nonostante i rifiuti, molti di questi uomini trovano dei modi per vivere la propria vocazione. Fra Christian ha “trovato conforto nell’idea che la sua identità di frate è intrinseca al suo essere, ed è una vocazione difficile da ignorare”.
Daniel Quinan è convinto che i principî del diritto canonico possano prevedere l’inclusione delle persone transgender negli ordini religiosi, se si insiste sulla vocazione universale alla santità. Se per tutti i cattolici è valido “il diritto e il dovere di discernere una vita dedicata ai consigli evangelici di povertà, castità ed obbedienza”, allora anche le persone transgender posseggono questa vocazione: “Penso che ammettere le persone transgender al sacerdozio e negli ordini religiosi sia possibile, però poi si dovrebbe avere a che fare con la concreta realtà di ogni caso specifico, e non sempre questo sarebbe facile”.
La vita delle persone transgender che oggi vivono e svolgono il loro ministero nella Chiesa Cattolica sono colme di barriere, ma pur in mezzo a queste difficoltà, Maxwell Kuzma parla della libertà che ha sperimentato quando ha affermato la sua identità di fronte a papa Francesco: “Ho sentito lo Spirito Santo in movimento a Roma, non solo nella stretta di mano di Francesco, ma anche nei pellegrini che riempivano la piazza e nei sorrisi pieni di speranza dei miei compagni di viaggio transgender”.
*Ariell Watson Simon (lei) è cappellana ospedaliera e vive nel Missouri centrale. È entrata a far parte della Chiesa Cattolica nel 2011, quando studiava alla Loyola University del Maryland, e si è laureata in teologia alla Boston College School of Theology and Ministry. Ha lavorato come cappellana in ospedali e case di cura in tre Stati; oggi lavora come assistente in studi religiosi. Ama fare direzione spirituale, scrivere e immaginare teologicamente una Chiesa inclusiva.
Testo originale: Pope Francis Greets Transgender Men, Including Some Called to Religious Life