Veglie antiomotransfobia per una Chiesa santuario d’accoglienza per le persone LGBT+

Articolo di Luca Kocci pubblicato sul quindicinale Adista Notizie n° 19 del 17 maggio 2025, pp.7-8
Sarà presieduta dall’arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli, la veglia di preghiera per il superamento della violenza dell’omotransbifobia che si svolgerà il prossimo 20 maggio nella parrocchia della Beata Vergine Maria delle Grazie, in piazza dell’Isolotto a Firenze, insieme anche agli animatori della Pastorale d’inclusione della diocesi di Firenze e, ovviamente, a tutte le persone di buona volontà che vorranno esserci.
La presenza del vescovo, spiegano le donne e gli uomini del gruppo (di cristiani LGBT+) Kairos (organizzatore dell’evento) e i loro genitori, «per noi è un gesto che parla di una Chiesa che sceglie di farsi vicina, che non si sottrae, che non ha paura di sedersi accanto a chi è stato spesso lasciato ai margini. È un gesto che ascolta, che accoglie per camminare insieme».
Nato a Firenze all’inizio degli anni Duemila dal desiderio di tre ragazzi gay e cristiani di provare a fare qualcosa per aprire qualche breccia nel muro che circondava la Chiesa e che escludeva le persone omosessuali credenti, il gruppo Kairos promuove le veglie dal 2007, sempre intorno al 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. «Vogliamo vegliare per dare voce a chi non ce l’ha – spiegano –. Per ricordare le persone LGBT+ ferite, escluse, uccise, ma anche le storie, i nomi e le fatiche di tutti coloro che, per qualsiasi motivo, sono stati considerati “ai margini” perché stranieri, fragili o dimenticati. Non sappiamo quando cambieranno le cose. Ma sentiamo che è giusto esserci. Che accendere una luce, anche piccola, può fare la differenza».
Non c’è solo Firenze, ma molte città italiane da nord a sud e qualcuna europea (Barcellona, Lugano, Malta), con veglie, culti e altre iniziative organizzate e animate principalmente da gruppi formati da persone omosessuali cristiane e dai loro genitori, quasi sempre insieme alle chiese evangeliche (valdesi, metodiste, battiste, luterane) e spesso alle comunità e parrocchie cattoliche, in qualche caso anche con la presenza del vescovo diocesano (oltre Firenze, anche Cremona e Fano).
A Milano si sono già svolte tre iniziative il 9 maggio (celebrazione eucaristica per le vittime dell’omotransfobia presso la chiesa di San Carlo al Lazzaretto) e l’11 maggio (culti domenicali presso la chiesa battista di via Pinamonte da Vimercate e quella valdese di via Francesco Sforza).
Poi veglie a Torino (12 maggio, alla chiesa del SS. Nome di Gesù); Mestre (14 maggio presso la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, con la partecipazione anche di Azione Cattolica, Acli, Agesci e Movimento dei Focolari); il 15 maggio a Genova (chiesa di San Pietro in Banchi), Modena (parrocchia di Sant’Antonio di Padova), Parma (chiesa evangelica metodista), Treviso (chiesa di San Paolo Apostolo) e Vicenza (chiesa di San Carlo al Villaggio del Sole); il 16 maggio a Cremona, con la partecipazione del vescovo mons. Antonio Napolioni (parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio), Avellino (al santuario del SS. Rosario, organizzata insieme alla diocesi), Reggio Emilia (chiesa del Sacro Cuore di Gesù), Padova (chiesa di Santa Rita da Cascia, con il patrocinio della diocesi e il supporto di Azione Cattolica, Movimento dei Focolari e Agesci) e Fano, presieduta dal vescovo mons. Andrea Andreozzi (chiesa di San Paolo Apostolo); il 17 maggio ad Alessandria (chiesa evangelica metodista), Catania (chiesa Crocifisso della Buona Morte), Napoli (complesso monumentale di San Severo al Pendino), Roma (parrocchia di Santa Margherita Maria Alacoque) e Torino (tempio Valdese, in corso Vittorio Emanuele II); il 18 maggio culti domenicali nelle chiese battiste di Catania e Milano; il 19 maggio a Santa Severa (Roma), organizzata insieme alla diocesi presso la chiesa dell’Assunta; il 20 maggio a Chiavari, organizzata insieme alla diocesi presso la chiesa di San Giovanni Battista; il 23 maggio a Bologna (chiesa di San Gaetano) e Novara (convento frati cappuccini San Nazzaro della Costa); il 25 maggio a Rimini alla chiesa evangelica valdese); infine il 30 maggio a Bari (organizzata insieme alla diocesi presso la parrocchia di San Marcello) e Ragusa (casa di spiritualità ignaziana).
La guida di tutte le iniziative è costituita dalle parole di Pietro, riportate negli Atti degli Apostoli (10,34-35): «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone». Si tratta di una verità semplice e luminosa: nessuna persona è esclusa dall’amore di Dio.
E in varie città sarà anche distribuito gratuitamente il libretto Translucenza. Storie di fede transgender, realizzato da La Tenda di Gionata, che raccoglie le testimonianze profonde e coraggiose di sette persone transgender credenti, «storie di ferite e rinascite, di fede e identità, che risplendono di un’umana bellezza, autentica e vulnerabile».
Dal 2007, si legge nel comunicato di presentazione di tutte le iniziative del mese, le veglie «vogliono essere segni profetici, piccoli ma profondi gesti di comunità che raccontano la possibilità concreta di una Chiesa diversa: una Chiesa che si fa prossima, che ascolta, che consola, che vuole essere, sempre più, un santuario di accoglienza e sostegno per le persone LGBT+ e per chiunque sia colpito dalla discriminazione».