Vincoli di famiglia. Storie di sorelle lesbiche e fratelli gay
Articolo di Maria Jesus Mendez ed Erika Montecinos pubblicato sul sito Rompiendo el Silencio (Cile), liberamente tradotto da Dino M.
Gli scienziati non hanno ancora trovato un accordo. Negli ultimi dieci anni, vari studi hanno cercato di scoprire la possibile esistenza di uno o più geni di persone omosessuali o lesbiche. Alcuni ricercatori hanno scoperto delle somiglianze molto significative nel DNA di coppie di fratelli omosessuali, in base alle quali si evidenziava che erano condivise alcune sequenze genetiche identiche, trasmesse per via materna. Ma sorse una contraddizione. Una équipe di ricercatori canadesi ha studiato un gruppo di fratelli gay e di sorelle lesbiche e non ha trovato nessun fattore genetico nei cromosomi XY che possa spiegare il loro orientamento sessuale. Ma da allora sono già trascorsi vari anni.
“E’ naturale tanto quanto due fratelli eterosessuali“, dice Jaqueline Silva di 23 anni. Lei e sua sorella Andrea (25 anni) si sono rese conto di essere lesbiche in età diverse, però entrambe hanno saputo da sempre cos’era che le univa ancor più che gli stessi genitori e la stessa casa. “Jaque” come la chiamano le amiche, racconta che si rese conto dei suoi gusti all’età di otto anni e che visse tutto questo con tal naturalezza “che diventò un segreto di Pulcinella“. Ciò che non immaginava era che anche sua sorella minore condivideva con lei questo segreto.
“Non è stato necessario dirlo, tutt’e due lo sapevamo benissimo. Per esempio, stavamo sedute a guardare la televisione e facevamo commenti su come ci sembravano belle alcune attrici“, riferisce Jaque. Tutti i parenti le hanno aiutate a non sentirsi sole. Vanno insieme alle feste e dappertutto provocano la sorpresa generale quando dicono di essere sorelle e si condividono le stesse amiche. Hanno cercato di parlarne ai genitori, ma non c’è stata l’occasione adatta. Loro credono che già lo sappiano, ma si comportano nel modo tradizionale del “far finta di niente“. La cosa più difficile fu quando lo dissero alla sorella minore che è gemella di Andrea ed è eterosessuale.
La “gemellina“, come la chiamano, non voleva capire la sessualità delle sue sorelle, dato che vi vedeva implicita una sua “responsabilità” per essere l’unica a poter dare dei nipotini ai genitori. “però le ho spiegato che comunque anche noi possiamo avere figli” si affretta a chiarire Jaqueline. Alla fine, la gemellina accettò la realtà delle sorelle ed anche lei provò a sperimentarla, ma oggi sta felicemente con un ragazzo.
“Non avevo pensato che mio fratello fosse gay”
A 13 anni Francisca, ora 25enne, confessò ad una sua compagna di corso che era innamorata di lei. La madre della sua amica subito si mise in contatto con la sua. A quel tempo Sebastian, ora 23enne, aveva 11 anni e ascoltò dalla stanza accanto la mamma che insultava la sorella maggiore per gli “scherzetti” che le era venuto in mente di fare e per averla fatta vergognare.
Quella stessa notte Sebastian entrò nella camera di Francisca, la abbracciò e le disse che non aveva nessuna importanza se le piacevano le sue amiche, dato che anche lui preferiva i suoi compagni al posto delle compagne.
“Io non ammisi di essere lesbica, lo negai come avevo fatto con tutta la famiglia, e non pensai nemmeno che mio fratello fosse gay, ma solo che era ancora un bambino e quindi non ancora interessato alle ragazzine“, racconta Francisca. Per tranquillizzare la sua mamma, Francisca ebbe due ragazzi. Ma a 17 anni iniziò ad uscire con la ragazza alla quale anni prima aveva dichiarato il suo amore.
“Siamo state insieme soltanto tre mesi, lei non si sentiva sicura, però questo fece sì che io confermassi a me stessa quello che temevo di pensare: io ero interessata soltanto alle donne, cosicchè cominciai a frequentare luoghi gay e ad avere amiche lesbiche“, aggiunge. Francisca e Sebastian sono i minori di tre fratelli. Entrambi sono universitari, molto attraenti, alti di statura, con occhi e capelli castani. La prima persona a cui Sebastian confessò la sua omosessualità fu sua sorella Francisca circa 4 anni fa.
“Un giorno ce ne stavamo da soli in macchina e io le dissi: “Fran, lo so che sei lesbica”. Lei negò, ed io: “Lo so, dato che io sono gay”. Lei si fece silenziosa per un lungo momento, poi disse soltanto: “Cosa ci avranno mai dato da mangiare, quando eravamo bambini?!“, ed abbiamo riso tanto, riferisce Sebastian. Da quel giorno Francisca e Sebastian sono molto uniti, escono insieme, parlano tanto e si presentano i rispettivi compagni. La loro sorella maggiore è l’unica persona della famiglia che sa, e dà loro sostegno. I genitori ignorano l’omosessualità dei loro figli.
“Credo che i miei genitori morirebbero, forse un giorno glielo diremo insieme, non sappiamo, però non abbiamo paura, al contrario, ci sentiamo molto affiatati in questo. Sebastian mi ha aiutato a capire che è una cosa naturale, buona, e che la devo vivere bene, ed io, da parte mia, ascolto le sue pene d’amore e lo aiuto nelle sue conquiste“, dice Francisca ridendo.
La reazione dei genitori
Alcune situazioni di sorelle lesbiche e fratelli gay si sono fatte complicate, quando è arrivato il momento di comunicarlo ai genitori. Alle volte uno dei due lo confessa per primo, e l’altro in seguito, e questo fatto crea sconcerto ai genitori. Sebbene il processo di accettazione di qualcosa che la società tende a rifiutare sempre meno sia uguale in tutte le situazioni, può succedere che esso si prolunghi e perduri di più.
La psicologa di El Divan de RS, Kena Lorenzini, spiega che lei non ha avuto modo di occuparsi di casi come questi, dato che non ci sono ricerche statistiche che consentano di conoscere questa problematica in modo più approfondito.”Si potrebbe fare un discorso di carattere generale senza però avere una base di partenza“, aggiunge.
Ad ogni modo, secondo alcuni psicologi stranieri, il fatto di avere una sorella o un fratello omosessuale, non cambia molto rispetto al fatto che entrambi siano eterosessuali. Può sembrare poco comune per il resto delle persone, ma il fatto di avvicinarvisi con naturalezza fa sì che che diventi soltanto un aneddoto in più.
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Testo originale: Lazos de familia
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