Visto da Lavinia. Il cuore che pulsa dietro una Babele di libri
Intervista di Lavinia Capogna
La libreria Babele di Roma è l’unica libreria a tematica esclusivamente Lgbtq (lesbica, gay, bisex, trans, queer) d’Italia. La prima era stata la Babele di Milano che ha chiuso nel 2008.
La libreria è nella vecchia Roma, tra antichi palazzi, strade e vicoli: fra Campo de Fiori dove una severa statua ottocentesca ricorda dove nell’anno 1600 venne bruciato sul rogo il frate e filosofo Giordano Bruno e S. Pietro, la piazza di Michelangelo dove c’è la basilica cattolica più importante del mondo con la meravigliosa statua della Pietà di Michelangelo e opere mirabili del Bernini.
Un rione un tempo di botteghe di falegnami, fabbri, osterie, piccoli caffè, venditori di stoffe e oggi soprattutto di antiquari, boutiques di abbigliamento e gioiellerie.
La libreria è di Claudio, un bel quarantenne, pugliese, simpatico e molto professionale. Nella sua libreria, luogo di cultura di moltissimi gay romani e non, tra libri di Marcel Proust e romanzi appena pubblicati, dvd di film impegnati e video di Madonna, riviste gay francesi, spagnole e americane e un reparto di film Claudio accoglie amici e avventori, si parla, si scherza.
Babele, il cui nome è biblico, è un punto di incontro per gay e lesbiche,trans e etero di ogni fede o atei,età,professione,nazionalità.
Soprattutto per i giovani è un positivo avvicinamento alla comunità Lgbtq romana,composta da vari circoli, da quello storico dei primi anni 80 Mario Mieli al coraggioso Digayproject, fondato da Imma Battaglia, a Gayroma di Mauro Cioffari fino a Nuova Proposta di gay e lesbiche cristiani, ai gruppi universitari e all’Arci.
Ma anche ai tanti omosessuali che si incontrano al Gaypride, a occasioni artistiche, locali, discoteche e saune.
La comunità Lgbtq romana è composita e variegata secondo i temperamenti e gli interessi di chi ne fa parte. Da Babele c’è chi acquista le poesie di Rimbaud e chi un’audace rivista, chi un saggio dell’ex gesuita John Mc Neill e chi una maglietta e va bene così.
Si incontrano più gay che lesbiche, ragazzi belli e entusiasti che hanno accenti dal siciliano al piemontese e anche gay anziani che ricordano la furtiva Roma gay anni 50.
E un bel manifesto ricorda il grande Pier Paolo Pasolini e un altro la cantante prediletta da Claudio che presto scoprirete chi è.Ho chiesto a Claudio se gli andava di raccontarci qualcosa di lui e ha risposto: Insomma!!! Sono molto riservato… Poi abbiamo continuato l’intervista:
Come è nata e si è sviluppata l’idea di fondare a Roma la libreria Glbt Babele?
L’idea di portare a Roma Babele non è stato merito mio, ma del mio ex compagno Francesco Ingargiola, già fondatore della Babele di Milano.
Nel lontano 1993 decise di trasferirsi a Roma per aprire una succursale della Babele di Milano. Io per amore mi licenziai dal mio lavoro e lo seguii. Credevamo molto in questa impresa (oggi non so se lo rifarei).
Quali sono stati gli incontri letterari che hai organizzato in libreria?
In libreria hanno transitato una quantità di autori tra cui, non me ne vogliano i dimenticati, Maurizio Gregorini, David Leavitt, Edmund White, Matteo B.Bianchi, Alessandro Golinelli, Melania Mazzucco, Aldo Busi, Joe Keenan, Andrea Mancinelli, Ian Van Der Laenen, Gianni Farinetti, Walter Siti, Antonio Veneziani, Fabio Croce, Lucia Piera De Paola, Maurizio Vautieri, Gabriella Romano, Andrea Pini, Daniele Scalise, Ivan Teobaldelli, Francesco Gnerre, Massimo Consoli…
Ma non solo autori, la libreria è sempre stata frequentata da tutti quelli che ‘smuovono cultura’. Editori, giornalisti, artisti vari.
La letteratura, il cinema e la musica dagli anni 70 hanno iniziato a cambiare la mentalità di molti su gay, lesbiche e transessuali. Quale è il tuo libro, il tuo film e la tua cantante preferita?
Di libri preferiti ne ho 2000, la mia vita è sempre stata accompagnata da Libri. Sicuramente un libro a cui sono molto affezionato è “La morte della bellezza” di Giuseppe Patroni Griffi, di film “Presque rien” di Sebastien Lifshitz, la musica… la musica è assolutamente RETTORE.
La tua libreria è anche un luogo accogliente per la comunità Glbt. Quali sono attualmente i libri più richiesti e venduti?
Attualmente non si legge, si chatta, si ‘gioca a Facebook’, si mandano sms…
In libreria la presenza delle donne è simile o minore a quella degli uomini e se minore perché?
Domandatelo alle donne!!!
Ricordo tra i frequentatori di Babele Massimo Consoli, che cosa ti ha più colpito di questo intellettuale coraggioso?
Di Massimo ricordo soprattutto l’amore per i libri, per la cultura, la voglia di far cambiare il mondo, la tenacia dell’occuparsi costantemente della comunità gay italiana… inesistente.
Se ti va ci dici quale è il tuo rapporto con la fede?
Grazie al cielo sono totalmente AGNOSTICO!!!