Vivere la trans-figurazione nel cammino di transizione dei nostri figli
Testimonianza di Elena e Maurizio, genitori con un figlio transgender di Vite Nuove, rete di famiglie cristiane in transizione
Come genitori di un ragazzino transgender in questa Quaresima 2022 stiamo vivendo un periodo molto faticoso (TEMPO di DESERTO), pieno di ansia, preoccupazioni, problemi che si assommano, prospettive che sembrano grigie.
Sentiamo quindi la necessità di salire al monte (ascensione dalle fatiche) per pregare in intimità con Gesù (alla luce delle Scritture), così che Gesù possa mostrarci il suo vero Volto: pieno di luce e amore, il volto di un Dio che ci ama! un Dio misericordioso, che ci copre con la sua ombra, che ci fa sentire figli amati e che illumina e dà senso alle nostre sofferenze.
Questa bellezza ci trasfigura, ovvero ci rende più noi stessi, più sereni, e di conseguenza capaci di trasmettere luce: “E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (II lettera ai Corinzi, cap 3, versetto 18)
In questo momento di intimità Pietro dice a Gesù: “è bello stare con Te”. Ed anche noi nella nostra esperienza come cristiani abbiamo compreso ed avuto esperienza dell’importanza dei momenti di preghiera quotidiana (illuminare la nostra vita alla luce della Parola) e dei momenti di ritiro/meditazione.
Momenti che in questo periodo così faticoso ci devono accompagnare e aiutare, la preghiera è un’ancora e Gesù la nostra roccia.
Questo brano ci ha anche suggerito una riflessione sulla transizione dei nostri figli, intesa come trasfigurazione (trans-figurazione): anche i nostri figli devono trovare il loro vero Io (rinascere come uomo/donna nuovo!), dal punto di vista fisico e spirituale, per arrivare a trasfigurarsi (dal buio iniziato a squarciarsi dal coming out, per arrivare al loro vero volto), riuscendo a trovare ognuno il giusto punto di equilibrio … il suo traguardo (transgender o transessuale).
Noi in questi “piccoli”, in questi figli così fragili e sofferenti vediamo Cristo. E cerchiamo di vederli nel loro vero volto, oltre gli scudi, i muri, le arrabbiature .. Questo ci fa vedere la loro bellezza!
Al di là del nome che scelgono, degli abiti originali, delle sfide ecc…, noi vediamo le persone che sono e questo ci dà la forza per trasmettere loro quella luce per affrontare le fatiche.
In conclusione ci sembra di aver capito che possiamo avere una Luce che ci deriva dalla nostra trasfigurazione: vedendo Gesù nel suo vero Volto (la bellezza di Gesù) e vedendo la bellezza di questi ragazzini.
In questo modo, grazie a questa “transizione del cuore” che noi genitori dobbiamo affrontare, troviamo la forza per andare avanti e per accompagnarli.
Possiamo allora affrontare le fatiche in un’altra luce, senza vittimismo ma con Spirito di bellezza, per dire “è bello stare con te figlio”!