Fratello mi lascerai a consumarmi sulle strade di Philadelphia
Philadelphia è un film del 1993, diretto da Jonathan Demme, che affrontò per la prima volta il tema dell’AIDS, malattia che raggiunse il culmine della sua drammaticità proprio negli anni ’90.
Tra i brani musicali del film troviamo la canzone di Bruce Springsteen intitolata Streets Of Philadelphia (1992) che tratteggia con grande dolcezza la solitaria disperazione in cui si sentivano i malati di Aids di ieri e, purtroppo, anche di oggi.
A detta di numerosi critici il film Philadelphia, che la rese famosa, fu l’atto di contrizione del mondo del cinema americano per l’indifferenza e l’iniziale ostracismo avuto verso gli uomini di spettacolo che erano stati colpiti dalla malattia che allora stava esplodendo in tutto il mondo, non a caso in Philadelphia furono scritturate anche numerose comparse realmente malate di AIDS, molte delle quali però morirono prima della distribuzione del film nei cinema.

Streets Of Philadelphia (1992)
Canzone scritta e cantata da Bruce Springsteen
Ero malridotto e non riuscivo a capire
cosa sentivo
Non riuscivo a riconoscermi
Vedevo il mio riflesso in una vetrina
e non riconoscevo la mia stessa faccia
Oh fratello mi lascerai
a consumarmi
Sulle strade di Philadelphia
Ho camminato lungo il viale finché le mie gambe sono diventate come pietra
Ho sentito le voci di amici spariti e partiti
Di notte potevo sentire il sangue nelle vene
Nero e sussurrante come la pioggia
Sulle strade di Philadelphia
Non c’è alcun angelo che venga a salutarmi
Ci siamo solo io e te amico mio
I miei vestiti non mi vanno più bene
Ho camminato mille miglia
Solo per sfuggire a questa pelle
La notte è arrivata, sono sdraiato e sono sveglio
Mi sento indebolire
Quindi fratello ricevimi con il tuo bacio infedele
O ci lasceremo soli così
Sulle strade di Philadelphia