Il cammino di Papa Francesco con le persone LGBT+

Testo pubblicato sul sito Folha de S. Paulo (Brasile) in data 21 aprile 2025. Liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata.
Quando si riflette sull’eredità lasciata da Papa Francesco per le persone LGBTQIA+, si può vedere il calice mezzo pieno o mezzo vuoto. Per alcuni, è stato il papa che più si è avvicinato alle persone LGBTQIA+ nella storia della Chiesa. Per altri, ha fatto meno di quanto avrebbe potuto, rimanendo comunque ancorato alla dottrina tradizionale.
Il gesto che fece la storia
Nel 2013, durante il volo da Roma al Brasile per la sua prima visita internazionale, un giornalista gli chiese del presunto “lobby gay” in Vaticano. Francesco rispose con parole che avrebbero fatto il giro del mondo:
«Se una persona è gay, accetta il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Non va emarginata. La tendenza [omosessuale] non è il problema. Sono nostri fratelli.»
Questa frase divenne un punto di riferimento per i sostenitori dei diritti LGBTQIA+, aprendo un nuovo spazio di dialogo nella Chiesa cattolica.
Parole di vicinanza
Negli anni, Papa Francesco ha continuato a usare parole e gesti di accoglienza. In un incontro con un uomo gay sopravvissuto ad abusi da parte del clero, gli avrebbe detto:
«Dio ti ha fatto così e ti ama così. Anche il Papa ti ama così, e tu devi essere felice di essere quello che sei.»
In un messaggio rivolto ai genitori di persone LGBTQIA+, aggiunse:
«Dobbiamo trovare il modo per aiutare quei padri e madri ad accompagnare i loro figli e figlie.»
I diritti delle famiglie omogenitoriali
Nel documentario Francesco, uscito nel 2020, dichiarò: «Gli omosessuali sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia.»
Questa frase era in risposta alla vicenda di un uomo che scrisse al Papa raccontando che lui e suo marito avevano tre figli adottivi, ma evitavano di andare a Messa per paura che i bambini venissero rifiutati.
Nel medesimo documentario, Francesco espresse il suo sostegno al riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali:
«Dobbiamo creare una legge sulle unioni civili. Così saranno legalmente protetti. Io sono favorevole.»
Aperture e limiti
Tuttavia, Francesco non ha mai modificato l’insegnamento della Chiesa secondo cui le relazioni omosessuali “sono contrarie alla legge naturale” e “non possono essere approvate in alcun caso”. Per alcuni, questa è stata una scelta prudente per non rompere con l’ala conservatrice della Chiesa. Per altri, un limite che ha impedito un vero cambiamento.
Il matrimonio sacramentale, ad esempio, è rimasto riservato alle coppie eterosessuali. Persino in Argentina, sua terra natale, dove il matrimonio egualitario è legale dal 2010, Bergoglio – allora arcivescovo di Buenos Aires – si era opposto alla legge, definendola «una pretesa distruttiva contro il piano di Dio», suggerendo invece un riconoscimento giuridico più moderato, come le unioni civili.
Contraddizioni e critiche
Anche da Papa, Francesco ha mostrato ambivalenze: ha accolto persone transgender in udienza e il Vaticano, nel 2023, ha dichiarato che queste persone possono ricevere il battesimo, a patto che ciò non provochi “scandalo pubblico o confusione tra i fedeli”. Allo stesso tempo, ha criticato la cosiddetta “ideologia del gender”, affermando che “cancella le differenze e rende tutto uguale”.
Nel 2013, la rivista The Advocate, punto di riferimento per la comunità LGBTQ+, lo nominò “persona dell’anno”, notando che fu il primo papa a usare la parola “gay” invece del più clinico e distaccato “omosessuale”.
Ma nel 2024, Francesco fu al centro di polemiche quando, durante un incontro privato con vescovi italiani, utilizzò il termine “frociaggine” riferendosi ai seminari. Pochi giorni dopo, si scusò ufficialmente.
Un Papa del nostro tempo
Secondo Jeferson Batista, dottorando all’Università di Campinas, «dal punto di vista dottrinale, poco è cambiato. Le persone LGBTQIA+ restano cittadine di seconda classe nella Chiesa. Ma aperture come la possibilità di benedire le coppie omosessuali sono un progresso. Francesco resterà nella storia come il papa che più ha avvicinato le persone LGBTQIA+ al cattolicesimo.»
Papa Francesco è stato, nel bene e nel male, un uomo del suo tempo. Il dibattito su quanto ha fatto e quanto avrebbe potuto fare continuerà ad animare il futuro della Chiesa cattolica.
Testo originale: Papa Francisco se alternou entre defesa dos gays e conservadorismo