Contro la diversità!

Carissimi tutti e tutte voi miei lettori e lettrici oggi voglio parlarvi della diversità. Il titolo di questo mio mini sermone di oggi può essere fuorviante. Io non sono esattamente contro la diversità: ebbene è così, non scandalizzatevi prima che io abbia spiegato cosa intendo.
La diversità non deve essere semplicemente una discriminante. La diversità è bella, ci arricchisce, ci nobilita, ci dona conoscenza dell’alterità rispetto al nostro essere, ci mette in discussione, ci dà l’opportunità di uscire dal nostro guscio di preconcetti e ampliare i nostri orizzonti. La diversità non deve essere annientata, la diversità anzi deve essere valorizzata, ma come?
Tuttavia il naturale desiderio umano della conoscenza, che genera un giudizio soggettivo vero, è frenato dal pregiudizio oggettivo e ignorante, che come ho detto genera paura e quest’ultima genera l’odio, un odio irrazionale.
Gesù, discriminerebbe? Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3:28). La risposta è ” NO”.
Davanti a Dio, gli uomini sono tutti uguali, e anche noi dobbiamo considerarci tutti uguali, senza discriminarci per le nostre effettive “differenze”. La diversità può stare solo in ciò che è altro da me, ma non in ciò che è altro da “noi”. Il Noi diventa un tutt’uno, un’ unità nella diversità come nel motto dell’Unione Europea. Insieme, in cammino, riconoscendo la reciproca alterità, accogliendola per la naturalezza effettiva che essa reca con sè, si compie il miracolo della fratellanza.
Per Dio, attraverso Cristo, non c’è piu la xenofobia (giudeo o greco), o la sottomissione di una razza o di un popolo o di un individuo a discapito della sua dignità (nè schiavo nè libero), e nemmeno il sesso (nè maschio nè femmina, ma nemmeno il transessuale, il transgender, l’omosessuale o l’eterosesuale). Ogni essere umano è capace di donare amore, a qualunque nazione appartenga, qualunque sia il suo posto nella società, qualunque sia il suo sesso o la sua sessualità. Questo è il segreto: l’Amore.
Quindi bando alla paura, alla fobia, perchè “chi ha paura non è perfetto nell’amore” (1 Giovanni 4:18), ma solo chi ha Fede (se non in Dio, almeno nel Bene che ognuno porta in sè, nel proprio io votato al bene, da un punto di vista agnostico) può anelare alla “perfezione”. Solo anelare, tuttavia. Per un cristiano Dio è l’Amore Perfetto, ed io ho fede in questo in quanto cristiano e protestante (Sola Fide), ma per un agnostico l’amore perfetto può esistere nell’uomo; e se l’amore perfetto scaccia via la paura” (1 Giovanni 4:18) ecco quale potrebbe essere l’utopica soluzione all’odio che serpeggia per il mondo.
Da questi versi si può poi proseguire su “che cos’è la paura?”, ma questo sarà il tema di un mio prossimo pseudo-sermone. Un abbraccio e spero di non avervi annoiato troppo.