L’abbraccio di Papa Francesco a una madre con una figlia LGBT+
Testimonianza di Serenella Longarini, una madre cattolica con una figlia lesbica
Dopo la scoperta dell’omosessualità di mia figlia, superato lo shock iniziale, dovuto principalmente all’ignoranza sulla materia e alla paura che potessero farle del male.
Ho coltivato forte il desiderio di poterne parlare con Francesco, il papa dell’ascolto, per comunicargli questa nuova realtà che mi chiamava a vivere la maternità in maniera completamente inedita per me, indubbiamente più forte e responsabile e, sicuramente, più coraggiosa.
Ho pregato tanto il Signore di farmi dono di questo incontro ma come sarebbe stato possibile realizzarlo?
I rappresentanti della pastorale familiare della mia diocesi di Civitavecchia -Tarquinia sono stati invitati a partecipare nella Basilica di San Giovanni in Laterano ad un incontro proprio sui temi legati alla famiglia.
Io ho partecipato e in terza giornata è venuto a parlarci Francesco che , come era suo solito fare, al termine dell’incontro è passato in mezzo alla gente.
La Basilica non era molto affollata e per me è stato facile stare appoggiata alle transenne e, da non credere, il mio desiderio si è realizzato, il papa era davanti a me, faccia a faccia. Gli ho stretto le mani e gli ho detto: “Santità io ho una figlia omosessuale”.
Incrociando il mio sguardo e continuando a stringermi le mani mi ha risposto deciso , senza tentennamento alcuno : ” figlia mia accoglila e non cacciarla mai di casa, perché questi figli vanno accolti e non cacciati” .
Il Papa non ha usato il termine ” accettala” che può avere un’ accezione negativa come ” sopportare” ma ha parlato di accoglienza che vuol dire spalancare le braccia all’altro ed amarlo così com’ è.
Non so descrivere esattamente l’emozione che ho provato, il Signore aveva esaudito la mia preghiera ma, ancor più, attraverso le parole del papa mi aveva incoraggiata e consolata.
Questa testimonianza voglio fortemente condividerla con tutte quelle mamme, quei genitori che faticano ad accogliere i propri figli, vittime di una mentalità legalista, ideologica e di tanti pregiudizi.
Ringrazio Papa Francesco per il suo sguardo paterno , per la tenerezza e la comprensione che mi ha dimostrato in quei pochi ma intensi momenti di incontro.
Per il rispetto che ha dimostrato verso il cuore di una mamma che ama la propria figlia con un amore grande, infinito, più simile a quello di Dio Padre. Grazie.