Gesù è tradito da Giuda. Nella via crucis con i cristiani LGBT+
Meditazione di Serena del Guado Giovani proposta nella Via Crucis “io credo in questo amore” tenutasi nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto di Milano venerdì 11 aprile 2025
La Prima Stazione della Via Crucis ci pone subito di fronte al tradimento. Gesù, proprio nel momento in cui si sta consegnando liberamente al disegno del Padre, viene tradito da uno dei suoi amici più intimi, Giuda, con un gesto che tutti noi associamo all’amore: un bacio.
Il tradimento può anche essere interpretato come un atto d’amore rovesciato. Spesso i tradimenti più violenti nascono dall’amore, o meglio dal bisogno disperato di riconoscimento che non trova risposta. Giuda non tradisce per puro odio, ma perché non riesce a sostenere il rapporto con un maestro che sfugge al possesso, alla comprensione totale.
Inoltre, il vero maestro non è mai del tutto afferrabile: è uno che sfugge, che non si lascia imprigionare nelle categorie del discepolo. Gesù non è il messia politico o terreno che Giuda forse desiderava. E allora nasce una rabbia d’amore, un desiderio di punire ciò che non si può controllare. In questo senso, il bacio non è solo ipocrisia, ma ambivalenza tragica.
Eppure quel bacio è anche un gesto d’amore. Un amore non compreso, distorto, ma forse autentico nella sua disperazione. Mi piace pensare che anche quando cadiamo, anche quando tradiamo, nel profondo resti in noi una tensione verso il perdono, un desiderio di essere amati nonostante tutto.
Forse, come Giuda, continuiamo ad aspirare all’amore, anche se nel modo più sbagliato. E così cadiamo, baciamo, ricadiamo e ribaciamo, nell’attesa silenziosa di essere raccolti da terra, compresi, e – chissà – forse anche perdonati.
Cosa possiamo fare allora?
Possiamo provare a fermarci senza giudizio con noi stessi, accogliendoci per ciò che siamo e chiedendo la Grazia di vincere tutte le nostre paure/fragilità per poter sempre più assomigliare a Colui, che anche se tradito, comunque avrà sempre l’ultima parola di misericordia per noi.
Colui che ci ama, che ci vuole accanto, che si fa baciare intimamente anche nell’esperienza più dolorosa ovvero quella della morte.