Categoria: Triangoli rosa
Testo* pubblicato sul sito dell’United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti), liberamente tradotto da Silvia Lanzi “Caro, gentile Gad, ti devo un regalo, no, te ne voglio dare uno, non uno che tu possa avere da me, che guarderai una volta e lascerai da parte per sempre; ma qualcosa che ti renderà felice ogni volta che lo prenderai.” *
Testo pubblicato* sul sito dell’United States Holocaust Memorial Museum (Stati Uniti), liberamete tradotto da Silvia Lanzi Com’era vivere da giovane ebreo a Berlino durante le deportazioni naziste? Questa mostra espone in dettaglio la vita di Manfred Lewin, un giovane ebreo attivo in uno dei gruppi della gioventù sionista di Berlino fino alla deportazione e all’uccisione aa Auschwitz-Birkenau.
Recensione di Rachael Binning pubblicata sul sito dell’Università della California, Santa Barbara (Stati Uniti), liberamente tradotta da Silvia Lanzi L’uomo con il triangolo rosa (The Men With The Pink Triangle) è un avvincente racconto personale della macabra persecuzione che ha avuto luogo contro gli omosessuali durante la seconda guerra mondiale. Questo libro sottolinea il fatto che, sebbene gli omosessuali fossero...
Articolo tratto dal sito Mémoire juive et éducation (Francia), liberamente tradotto da Dino “Se ammettiamo che ci sono da 1 a 2 milioni di omosessuali, ciò significa che dal 7 all’8 o al 10% degli uomini sono omosessuali. E se la situazione non cambia, ciò significa che il nostro popolo sarà annientato da questa malattia contagiosa. A lungo termine, nessun...
Articolo di Benjamin Weinthal pubblicato sul quotidiano Jerusalem Post (Israele) il 25 giugno 2012, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro Gad Beck, combattente antinazista e sionista della Resistenza, l’ultimo ebreo gay sopravvissuto all’Olocausto (per quanto se ne sa), è morto [il 24 giugno 2012] a Berlino in una casa di riposo, sei giorni prima di compiere 89 anni. Beck è stato...
Articolo pubblicato sul sito Les “Oublié(e)s” de la Mémoire (Francia) il 17 luglio 2009, liberamente tradotto da Dino Nei campi (di concentramento) misti, chi non veniva sterminato già al momento del suo arrivo, chi era più adatto a lavorare, faceva allora conoscenza con le più efferate condizioni di vita dei campi, dove l’arbitrarietà, il cinismo e la crudeltà regnavano sovrane....