Gesù in croce, la madre e il discepolo. Nella via crucis con i cristiani LGBT+
Meditazione di Cinzia de “Il Granello di Senape” proposta nella Via Crucis “io credo in questo amore” tenutasi nella Chiesa di San Carlo al Lazzaretto di Milano venerdì 11 aprile 2025
Uno sparuto pugno di persone semplicemente ‘sta’ ai piedi di Gesù crocifisso. È lì, presente, non sembra far altro che una muta compagnia. Questo silenzio greve di dolore è il loro ultimo atto di amore. Pure tu, Padre, taci. Aiutami a credere che anche il tuo silenzio, Padre, a volte è un misterioso atto d’amore.
In questo gruppo ci sono soprattutto donne che, di fronte alla violenza, vanno oltre la loro paura. E tu Maria, hai paura? E poi cos’altro provi? Forse una terribile impotenza di fronte all’ingiustizia che fa vittime, di fronte alla morte di tuo figlio.
Quella profezia della spada nell’anima si è tragicamente avverata, senza che ci potessi far nulla. Così oggi a Gaza, sui fronti tra Ucraina e Russia, in Congo, sulle coste del Mediterraneo, quante sono le profezie tragicamente avverate, quante le famiglie impotenti in pianto!
Con tuo figlio condividi profondamente umiliazione e vergogna; senti i commenti aspri, le derisioni, gli insulti; del resto non te l’avevano già detto i parenti che era folle il tuo Gesù? Adesso è pure un delinquente. Chi verrà a farti le condoglianze? Chi dirà una parola buona?
Forse provi rabbia e compassione verso i discepoli, che sarebbero stati pronti a morire per un Messia trionfante ma non ce l’hanno fatta a star vicino ad un perdente. Perdoni subito, perché come Gesù hai capito che non sapevano quello che facevano? O il perdono gradualmente matura in te? Hai ancora fede?
Forse reciti quel salmo “Ho creduto anche quando ero troppo infelice…quando ogni uomo è inganno”. Tu, che avevi sperimentato in te il nascere della vita dal nulla, sei l’unica che può aver davvero creduto alle sue parole “Dopo tre giorni risorgerò”.
“Donna, ecco tuo figlio” “Figlio, ecco tua madre”. Gesù, ci hanno sempre detto che qui vuoi qualcuno che si prenda cura di tua madre.
In Israele lei, donna, vedova e ora senza figli, madre di un condannato a morte, conta come un sasso sulla strada; eppure tu doni ai tuoi discepoli questo sasso perché, questa volta sì, diventi davvero pane, nutrimento di fede per la tua Chiesa nascente, chicco di speranza per un manipolo di delusi allora e per il tuo popolo pellegrino oggi.