“Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia” (Giovanni 16:16-20)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
In una società dove pare necessario apparire per esistere, Gesù ci viene a ricordare che la dignità della vita è l’autenticità della stessa, senza bisogno di proclami e azioni straordinarie: lui stesso è stato uomo e Dio nei suoi trent’anni anni di attività quotidiana ed anonima e da quei trent’anni prendono linfa e vita i suoi tre anni di vita pubblica.
Dal Vangelo secondo Giovanni 16:16-20
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.