Amiamo i nostri figli LGBT e vogliamo che vengano accolti
Testo di Kathy Farrell, fondatrice di Fortunate & Faithful Families, pastorale per le persone LGBT cattoliche e i loro genitori dell’arcidiocesi cattolica di Atlanta (Stati Uniti), liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Il messaggio di Cristo: amore incondizionato
Fortunate and Faithful Families (Famiglie fortunate e fedeli), ministero approvato dall’arcidiocesi [di Atlanta], si propone di fornire uno spazio protetto per i genitori che soffrono, una “casa” per quei cattolici devoti che stanno lottando per amare profondamente i loro figli, ma anche la loro Chiesa. Non siamo in condizione di discutere o modificare la dottrina della Chiesa, ma vogliamo dedicare preghiere ferventi alla nostra Chiesa e alle nostre famiglie perché il messaggio di Cristo, vale a dire l’amore incondizionato, l’accettazione e l’inclusione mettano radici e crescano nella Chiesa e nelle famiglie.
Recentemente papa Francesco ha detto “Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza”. Questo sentire, quanto parla ai nostri cuori di genitori che amano i propri figli! Se viviamo nell’amore, parliamo nell’amore e ci affidiamo in uno spirito d’amore, la nostra Chiesa e le nostre famiglie saranno benedette.
Il commento di monsignor Wilton Gregory alla sentenza della Corte Suprema che legalizza il matrimonio omosessuale
Il 26 giugno 2015 Anthony Kennedy, giudice cattolico della Corte Suprema, ha scritto la sentenza, approvata a maggioranza, che autorizza il matrimonio omosessuale [in tutto il territorio degli Stati Uniti], affermando che le coppie omosessuali “chiedono eguale dignità di fronte alla legge. La Costituzione glielo garantisce”. Monsignor Wilton Gregory, arcivescovo di Atlanta [ora nominato arcivescovo di Washington. n.d.t.], ha definito la decisione “una profonda delusione per alcuni e una rivalsa per altri”.
Pur confermando il Magistero cattolico sul tema del matrimonio sacramentale, monsignor Gregory ha invitato ambedue i partiti che si sono fronteggiati ad essere civili e rispettosi: “Questa decisione offre a tutti noi l’opportunità di continuare il vitale dialogo dell’incontro umano, soprattutto quando su un tema si affrontano due opinioni diametralmente opposte”. In questo caso la legge civile si oppone al Magistero cattolico: “Questa decisione ha reso più complesso il mio ministero pastorale, perché devo continuare a ribadire la dottrina della mia Chiesa sul Sacramento del matrimonio, ma devo anche insistere sul rispetto della dignità umana di chi approva questa decisione, come di chi non la accetta”.
Noi genitori cattolici di figli LGBT ringraziamo monsignor Gregory per aver parlato di dialogo pacifico e rispettoso, il tipo di dialogo a cui spesso invita papa Francesco. Mentre l’arcidiocesi di Atlanta mette a punto il suo piano pastorale, noi preghiamo perché la decisione della Corte Suprema non mini alla base il messaggio di accoglienza, di amore, di accettazione e di cura amorevole rivolto a tutti, come previsto dal piano pastorale.
Siamo cattolici impegnati, soprattutto quando la nostra Chiesa è autenticamente “cattolica” e abbraccia chiunque venga a lei con cuore sincero e amore verso Dio. Amiamo teneramente i nostri figli e figlie, omosessuali o eterosessuali che siano, e desideriamo per tutti loro una vita onesta e santa, relazioni autentiche e la libertà di adorare Dio in una comunità ecclesiale che li accolga e li faccia crescere. Preghiamo perché la sentenza della Corte Suprema non infiammi l’odio e la condanna, ma inviti piuttosto al dialogo rispettoso e compassionevole e aumenti il desiderio di condividere l’amore di Dio, che tutti ci comprende, nonostante le differenze di opinione. Con la grazia di Dio e la guida dello Spirito Santo ogni cosa è possibile… e la più grande di queste è l’AMORE!
Testo originale: In Our Opinion . . .