Articolo pubblicato sul sito di Riforma, settimanale delle chiese evangeliche battiste, metodiste e valdesi, il 22 febbraio 2017
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«Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite» (Romani 12, 14), sarà questa esortazione dell’apostolo Paolo che unirà il 17 maggio 2017, giornata mondiale per la lotta all’omo-transfobia, tante comunità cristiane che pregheranno insieme con i cristiani LGBT per fare memoria delle tante persone vittime della violenza dell’omo-transfobia e delle discriminazioni che avvengono ogni giorno intorno a noi, spesso anche nelle chiese.
Nel comunicato diffuso dal Progetto Gionata, il progetto web su fede e omosessualità, si legge che le chiese cristiane pregheranno insieme «con culti domenicali, veglie di preghiera o fiaccolate di luci che squarceranno il buio delle nostre distratte città, perché “quando la vita si fa preghiera e la preghiera parla della vita, non può che accadere qualcosa di bello, più forte di ogni discriminazione”».
Di fronte alle profonde ferite della violenza dell’omo-transfobia e alle tante discriminazioni subite perché gay, lesbica o transgender, oppure semplicemente perché donna, perché migrante, perché troppo deboli, fragili o indifesi, l’invito dell’apostolo Paolo a «non maledire» i propri persecutori è una grande sfida per i cristiani e non solo. Solo chi impara a perdonare, infatti, può iniziare a ricostruire una società rispettosa, accogliente, plurale, spezzando il circolo vizioso della violenza che genera altra violenza.
Il 17 maggio, per l’undicesimo anno consecutivo, i cristiani sparsi in tante città italiani si ritroveranno insieme per dire no alla violenza dell’omo-tranfobia e per contribuire a far guarire le tante ferite inferte dalle discriminazioni.
Le veglie per le vittime dell’omofobia e della transfobia in Italia sono nate nel 2007 quando Kairos, il gruppo di cristiani LGBT di Firenze di fronte al tragico suicidio di un giovane gay di Torino, invitò gli altri gruppi di cristiani LGBT di 14 città italiane ad organizzate un ciclo di «Veglie di preghiera per il ricordo delle vittime di omofobia».
Negli anni successivi, il 17 maggio, le veglie si sono tenute in un numero sempre maggiore di città. All’inizio è stata un’iniziativa sostenuta dal Progetto Gionata, il progetto web su fede e omosessualità, e dal 2010 è diventato un progetto condiviso dai circa 50 gruppi dell’European Forum Lgbt Christians Groups oltre che da tante comunità e comunità valdesi, metodiste, battiste e parrocchie cattoliche. L’idea si è diffusa rapidamente in Europa e in America Latina.
Già nel 2008 alcune veglie si sono svolte in numerose città di Spagna e Irlanda, ma anche in Argentina, Cile, Perù e Venezuela, e negli anni successivi, anche in Germania, Malta e in altri paesi europei. Per maggiori informazioni scrivere a
gionatanews@gmail.com