Come è difficile essere lesbica e sentirsi credente!
Email inviataci da Lalla, risponde Lavinia Capogna
Ciao a tutti voi ovunque vi troviate e qualunque cosa facciate nella vita, sono credente e gay. Identificarmi non è semplice, mi sembra il più delle volte contradditorio come posso credere ed amare una lei?
Quando per la prima volta ho deciso di parlare con un prete di quello che ero lui per tutta risposta mi ha detto di dimenticare, che è solo un passaggio “trovati un ragazzo sposati e fai dei figli”, io di accogliente e di misericordioso in quello parole ho visto ben poco. Siete una bella finestra mi aiuta a non sentirmi sola. Grazie
Lalla
La risposta…
Cara Lalla, grazie per le tue parole. Penso che quel prete ti abbia risposto con una formula e non con il cuore. Non lo giudico, viste le contorte e non argomentate teorie dei vertici della chiesa cattolica forse egli non poteva risponderti diversamente. Ma prima di tutto di chi innamorarsi non è una scelta e l’orientamento omosessuale non è una scelta.
Il sentimento amoroso nasce spontaneo,è come un prato che fiorisce o un raggio di sole che irrompe in una giornata nebbiosa. L’amore, grazie a Dio, è un mistero.
Perchè ci innamoriamo di quella persona e perchè in quel momento? La scienza non lo ha ancora scoperto, Stendhal ha scritto un divertente testo nel 1800 intitolato De l’Amour. Ma una cosa è certa essere innamorati e ricambiati è un dono celeste.L’amore annienta la nostra solitudine e crea empatia che vuol dire sentire insieme. Noi sentiamo quando la persona amata è serena o preoccupata, si crea un dialogo tra anime che trova mille espressioni: da una risata insieme ad un buon progetto,da una passeggiata ad un’ora di tenerezza.
Come credente non trovo alcuna contraddizione tra omosessualità e cristianesimo perché nei quattro Vangeli non vi è nulla contro l’omosessualità. A chi Gesù rivolge parole di condanna? Ai farisei.I farisei sono ancora oggi coloro che pensano di essere superiori agli altri e di ordinare agli altri come vivere:ne esistono molti anche oggi tra potenti e non potenti.
Ma l’amore di una donna per una donna o di un uomo per un uomo non fa male a nessuno e quindi perchè non viverlo gioiosamente? Quando io avevo vent’anni, nel 1983,quasi nessuno parlava di amore tra donne e apparentemente le lesbiche non esistevano, eccetto che in una parte del movimento femminista o qualche celebre scrittrice d’età.
Ma non esistevano lesbiche nella vita quotidiana,nessuna o quasi si dichiarava,sembrava che fosse un reato! Lesbica era una parola che non si sentiva mai.Il primo gruppo gay c’era,si chiamava Fuori ma era frequentato da più grandi e più coraggiosi di me.
Ma sia tra i cattolici sia tra i militanti di sinistra qualcosa stava cambiando:i primi gruppi omosessuali, qualche prete intelligente e sensibile come don Franco Barbero, di cui ti consiglio il bel libro “Omosessualità e Vangelo”.
Poi la musica pop e rock,i primi film seri a tematica lesbica come “Cuori nel deserto” di Donna Deich. Il vento del Concilio Vaticano secondo si faceva ancora sentire e le lotte del ’68 e del libero amore e della rivoluzione sessuale non erano del tutto svanite.
Ma nel quotidiano le lesbiche erano invisibili. Eppure molte erano single, altre sposate ma il coming out incominciò a farsi sentire. Non so dove vivi e chi sa il tuo orientamento ma ora non sei sola,circoli,associazioni sono numerosi in Italia se ti interessano, siti seri. Il dialogo, il confronto, il dissenso possono aiutarti nel tuo percorso.
Sii felice insieme alla tua compagna o se sei single l’amore arriverà. Non tener conto degli omofobi e della loro immane stupidità. Non tener conto di un prete perchè uno solo è il Maestro.Vivi libera e serenamente l’amore.
Dall’amore per le singole persone germoglia l’amore per l’umanità. Un caro saluto
Lavinia, volontaria del progetto gionata