Cosa significa per una persona LGBT fare “coming out?
Articolo tratto dal sito Avert (Gran Bretagna), del 15 aprile 2014, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Identificarsi come lesbica, gay, bisessuale o transgender (LGBT) e rivelarlo ad altre persone si definisce spesso “coming out”. Molte persone trovano che il coming out sia un’esperienza positiva.
Comunque, provare confusione circa la propria identità può avere effetti sia positivi che negativi in molti aspetti della vita di una persona, relazioni sociali, scuola o lavoro, autostima compresi. Fare coming out può essere difficile: molte persone LGBT hanno paura di reazioni negative e di rifiuti, e di turbare le persone che sono loro vicine.
In molte parti del mondo, forti retaggi culturali e leggi discriminatorie rendono il coming out più difficile. Nonostante gli ostacoli che le persone LGBT devono fronteggiare, ogni giorno molti di loro, in tutto il mondo, potrebbero prendere la decisione di fare coming out, e molte organizzazioni si adoperano per dare aiuto e promuovere i diritti di chi potrebbe essere così incoraggiato a farlo e vivere apertamente come persone gay lesbiche, bisex e transgender.
Com’è il coming out?
Molte persone fanno coming out durante l’adolescenza, perché è il periodo in cui si inizia a imparare di più circa la nostra sessualità e la nostra identità sessuale. Comunque il coming out è qualcosa che può avvenire in qualunque momento della vita.
Arrivare ad avere confidenza con i propri impulsi sessuali può richiedere molto tempo e molte persone non escono allo scoperto se non abbastanza tardi. Per alcuni può capitare che diventino vecchi prima di rendersi conto di essere omosessuali, bisessuali o transessuali. Uscire allo scoperto non è qualcosa che si fa una volta per tutte, è un processo di accettazione dell’essere LGBT e di apertura agli altri.
Sensazioni
‘Mi sentivo come se non avessi nulla in comune con le altre persone. Non c’era conversazione. Non mi piace lo sport. Non mi piace nulla del genere.’ Tom
‘Ho vissuto come tutti gli altri: ho visto film, letto libri, ascoltato storie d’amore. La solita storia – il ragazzo incontra la ragazza, si innamorano al primo sguardo, crescono insieme, si sposano, hanno figli e poi muoiono insieme – aveva senso per tutti gli altri. Ma non per me.’ Storia personale ricevuta da AVERT.
Nella prima fase del coming out la persona inizia a sentirsi “diversa” dalle altre del suo stesso sesso. A volte ci si rende conto che non si è molto interessati alle persone del sesso opposto, ma più spesso si sente di non essere molto interessati a cose che sono considerate appropriate al proprio sesso. Molte persone raccontano di sentirsi strani quando si paragonano ad altre persone del proprio sesso. Di solito questo succede presto o durante la prima adolescenza, quando l’amicizia e le relazioni tra i sessi iniziano a cambiare.
Confusione sull’identità
‘Non sapevo cosa fosse una lesbica. Era una sorta di tradizione che le ragazze che avevano appena iniziato la scuola si prendessero delle cotte per quelle più vecchie. Erano tutto ciò che volevamo essere ed erano popolari.’
In questo momento del coming out i sentimenti diventano più concreti. Si potrebbero avere partner di entrambi i sessi e rendersi conto che i loro sentimenti e le loro sensazioni si trasferiscono su di loro a seconda della certezza o meno della loro identità sessuale. Uscire allo scoperto come LGBT comporta anche confrontarsi con sentimenti e relazioni in continuo cambiamento. Come una persona che percepisce gli altri come profondamente diversi da sé, sembra che si sentano confusi sulla loro identità.
Quando si sperimentano sentimenti omosessuali, può essere molto difficile venire a patti in particolare con persone che non la conoscono o essere consci dello stigma associato all’essere lesbica o gay. In molti luoghi la comprensione dell’identità transessuale è anche più limitata, rendendo molto difficile per la gente la comprensione che i ruoli di genere non sempre si accordano con il sesso biologico.
Persone diverse affrontano lo sconvolgimento emotivo della confusione di identità in modi diversi. Alcuni che pensano di essere gay, lesbiche, bisessuali o transessuali proveranno a negarlo a se stessi e cercheranno anche di sradicare le loro sensazioni. Qualcuno potrebbe cercare di evitare pensieri e sentimenti che potrebbero confermarne l’omosessualità, o ignorare le inclinazioni che ritengono inaccettabili per il loro sesso biologico.
Per questo può essere difficile, per le persone LGTB, cercare e trovare aiuto. Affrontare relazioni con i compagni e i famigliari può essere molto difficile per una persona che ha difficoltà a rapportarsi con la propria identità. È abbastanza normale per qualcuno rapportarsi con i propri sentimenti omosessuali, proprio per evitare situazioni in cui potrebbero esserci occasione per una relazione omosessuale.
Questo per non avere a che fare con la loro mancanza di interesse per il sesso opposto. Altri perseverano con relazioni omosessuali per cercare di “ripararsi”e/o nascondere agli altri il proprio essere gay.
‘Potresti stare con lei per un po’, giusto per compiacere gli amici. E dopo un po’ mollarla, dicendo, “Ah, non mi piaceva sul serio, abbiamo rotto”. In questo modo si può far finta di essere eterosessuali finché si è forti abbastanza per fare coming out’ Rod
Non è strano che qualcuno, a questo punto del processo di coming out, ridefinire i sentimenti e i comportamenti omosessuali in modo tale da convincersi di non essere gay. Può essere un’esperienza di “una volta” o una “fase” o attribuirla a delle circostanze particolari, quali la rottura di una relazione o l’ubriachezza ad una festa.
La bisessualità, in particolare, è spesso respinta come una fase, dal momento che si fa fatica a capire un orientamento sessuale che non si attagli alla definizione di “gay” o “etero”. In casi estremi si potrebbe cercare il confronto con i propri sentimenti esprimendo una forte omofobia o iniziando a bere e ad assumere droghe per trovare sollievo temporaneo da essi.
Assumere una identità lesbica o gay
‘Uscire allo scoperto con i miei amici è stata probabilmente una delle migliori esperienze della mia vita. Avrei potuto essere me stesso, e loro avrebbero capito perché.’ Mark
Vivere in maniera confusa la propria identità sessuale è emotivamente sfiancante e potenzialmente distruttivo. Per alcuni, questo periodo di tempo è seguito abbastanza velocemente da uno stadio nel quale si arriva ad accettare la propria identità e si è capaci di esprimerla in maniera positiva.
Lo stare insieme ad altre persone LGBT – in varie situazioni sociali o in gruppi di auto-aiuto – può aiutare a sentirsi in grado di accettarsi. Ad alcuni, soprattutto nelle grandi città, i gruppi di aiuto LGBT forniscono l’ambiente “sicuro” in cui fare coming out. Altrove, linee telefoniche di aiuto LGBT danno ascolto a coloro che cercano aiuto.
Impegni
‘Quando mi sono innamorato, è diventato tutto così concreto per me. Sono stato improvvisamente sicuro di ciò che volevo e perché. Mi sono cioè trovato a pensare ogni tanto: “Perché sono gay?”, ma più spesso “Sono gay perché amo un altro uomo”. e ne sono orgoglioso. Sono orgoglioso di lui e di me stesso e non mi interessa che lo si sappia in giro.’ Martin
L’ultimo step del processo del coming out comprende diventare apertamente lesbica, gay, bisessuale o transessuale e riconoscere in ciò un aspetto importante di “ciò che sono” e di “come voglio vivere la mia vita”. Le persone arrivano a dichiararsi serenamente LGBT e a vederlo come una modalità di vita valida. L’esperienza di vivere una relazione o di innamorarsi aiuta le persone ad essere più sicure, soddisfatte e in grado di combattere gli stigmi sociali cui potrebbero andare incontro.
Alcune persone transgender scelgono di intraprendere un trattamento medico per far sì che i loro corpi riflettano la loro identità. Comunque, parecchi decidono di non affidarsi alla chirurgia ma di esprimere la loro identità sessuale attraverso il proprio modo di vestirsi e di porsi e di come chiedono agli altri di chiamarli.
“Personalmente ho deciso di non ricorrere alla chirurgia per un riassegnamento del sesso. La sola persona che può decidere cos’è giusto per te sei tu”.
In quest’ultimo gradino del coming out parecchie persone iniziano a sentirsi orgogliose della propria sessualità o della propria identità di genere. L’espressione di questo orgoglio di essere gay, lesbiche, bisessuali o transessuali è una spinta potente nello sfidare lo stigma sociale e i pregiudizi e nell’offrire ad altri, molto meno sicuri sul coming out, dei modelli.
I giovani e il coming out. La gioventù LGBT sta facendo coming out in anticipo rispetto agli anni passati. Alcuni studi mostrano che l’età media in cui i giovani omosessuali iniziano il processo di coming out è di 16 anni, rispetto agli anni ottanta quando era tra i 19 e i 23. Questo significa che molti tra i più giovani fanno coming out quando sono ancora a scuola e questo ha un impatto molto forte sulla vita scolastica e il lavoro.
Uno studio ha rilevato che metà degli alunni che hanno subito bullismo omofobico hanno lasciato la scuola proprio per questo motivo. Le scuole che ammettono apertamente studenti LGBT e altrettanto apertamente si battono contro il bullismo omofobico creano un ambiente positivo in cui tutti gli studenti si sentono al sicuro e possono imparare meglio. Dichiararsi LGBT per molti giovani può significare anche rischiare il rifiuto e la perdita del sostegno da parte della famiglia. Dal momento che si suppone che i giovani abbiano meno risorse per aiutare se stessi, essere isolati dalla famiglia può portate a situazioni difficili, per esempio possono diventare senzatetto, avere problemi psichici e abusare di sostanze.
Negli Stati Uniti la gioventù LGBT rappresenta un numero spropositato di senzatetto fra i giovani: tra il 20 e il 40 per cento. I giovani LGBT hanno bisogno di più di un aiuto pratico quando fanno coming out; comprensione e accettazione sono cruciali. Molti di loro si sentono in condizioni di inferiorità quando cercano di parlare della loro sessualità e della loro identità di genere ai genitori e agli insegnanti, e anche i medici liquidano i loro sentimenti come una “fase”.
Molti giovani fanno esperienza mentre imparano la loro sessualità. Comunque, per i giovani LGBT, il coming out non è una fase ma una parte importante della loro vita. Quando questo aspetto non è riconosciuto dai loro amici più intimi e dai loro famigliari, i giovani LGBT spesso trovano il coming out molto più difficile.
Come posso fare coming out con la mia famiglia e gli amici?
Sii sicuro di essere pronto
Decidere di dire agli altri di essere lesbica, gay, bisessuale o transessuale può eliminare una dose di stress non indifferente e di infelicità e aiutare la costruzione della propria autostima, come anche aiutare a migliorare le proprie relazioni. Comunque, ci sono anche dei rischi associati al coming out ed è molto importante pensare molto bene come fronteggiare le possibili conseguenze prima di svelarsi agli altri. Famiglia e amici possono reagire in una maniera non molto positiva e le relazioni possono cambiare significativamente.
Avere tempo di venire a patti e accettare completamente di essere LGBT prima di fare coming out può significare essere più preparati ad affrontare le incomprensioni e i pregiudizi che si possono incontrare. Per molte persone LGBT in tutto il mondo uscire allo scoperto può significare mettere a rischio la propria sicurezza. La perdita del lavoro o del supporto famigliare può comportare gravi ristrettezze finanziarie ed è importante essere preparati ad aiutarsi da soli se questo accadesse.
In molti paesi le persone LGBT devono anche affrontare leggi discriminatorie che fanno delle relazioni tra adulti consenzienti dello stesso sesso un crimine. Queste leggi e l’atteggiamento generale verso gay, lesbiche, bisessuali e transessuali influenza la decisione se è meglio o meno fare coming out e a chi.
Scegliere il momento giusto
Non c’è un modo giusto per fare coming out con la famiglia e gli amici. Approcci diversi vanno bene per persone diverse, a seconda della situazione e del tipo di relazione con la persona a cui lo si vuole dire. Alcuni, per esempio, trovano più semplice scrivere tutto in una lettera, così possono esprimere tutto quello che desiderano dire.
Questo può dare anche agli altri il tempo e l’opportunità per reagire e venire a patti con lo shock iniziale. Comunque, una conversazione aperta e franca è una parte vitale del coming out e aiuta la relazione a riassestarsi fino alla comprensione e all’accettazione reciproca. Queste conversazioni hanno bisogno di tempo e di impegno, così è meglio scegliere un momento quando nessuno di voi può essere distratto e affrettato.
Essere stanchi o eccessivamente emotivi può rendere la cosa ancora più difficile e portare le persone coinvolte a dire cose che altrimenti non avrebbero mai detto. Fare coming out non significa dirlo a tutti. Molte persone LGBT si rivelano per prima cosa alle persone che, così pensano, reagiranno più positivamente. Questo non li aiuta soli a farsi un’idea di come la gente potrebbe reagire, ma spesso significa avere un aiuto per quando faranno coming out con gli altri.
“L’ho detto alla persona a cui ero più vicino, è rimasta un po’ sorpresa, ma l’ha presa bene e mi sostiene. La vita è troppo corta per nascondersi e comportarsi in modo che gli altri ti accettino. Posso prendere coraggio, fortunatamente, e trovare modi migliori per esprimere i miei sentimenti verso chi amo.” John, storia personale ricevuta da AVERT.
Come reagirà la gente?
Le persone LGBT spesso affermano di essere state sorprese dalle reazioni positive ricevute quando hanno fatto coming out. È normale che le persone si sentano lusingate di essere considerate tanto vicine da essere messe a parte di un qualcosa di tanto importante.
Questa approvazione può essere una fonte di forza non indifferente e aiutare le persone LGBT a sentirsi a proprio agio nell’esprimere la propria sessualità o la propria identità di genere in maniera più aperta.
Comunque, molte persone LGBT devono anche affrontare reazioni negative quando fanno coming out, il che può essere molto spiacevole, particolarmente quando si tratta di qualcuno che sta loro a cuore. Per qualcuno è importante essere preparati a essere sorpresi; potrebbero altrimenti sentirsi in imbarazzo e non sapere come reagire. Questo non significa che, col tempo, quelle persone non accetteranno la cosa.
Cercate di incoraggiarli a fare domande: questo potrà aiutarli a capire. Alcuni potrebbero non essere mai in grado di accettare la vostra sessualità o la vostra identità di genere. Questa è una cosa che non si può cambiare e può essere molto duro sentirsi abbandonati da qualcuno cui si è vicino.
È importante non permettere alle reazioni negative di fermare il coming out, dal momento che ognuno reagisce in maniera diversa. Ricordarsi del perché abbiamo deciso di fare coming out può aiutare a rimanere fermi in questa decisione.
“Ci sarà gente che ti odierà perché hai scoperto chi sei veramente ma saprai di avere la sicurezza necessaria per smettere di fingere. Altri ti ameranno per quello che sei. Queste persone hanno consapevolezza di sé. Sanno quello che sono, esattamente come te”. Storia personale raccolta da AVERT
Testo originale: Coming Out