Cosa succede quando i Vescovi cattolici dialogano con i gruppi di credenti omosessuali? In Francia e Italia nuove esperienze di accoglienza pastorale
A cura dei webmaster del progetto Gionata, 10 novembre 2011
Cosa succede quando nella chiesa cattolica i vescovi e i gruppi di cristiani omosessuali s’incontrano per discutere di accoglienza delle persone omosessuali? Ne parla un recente articolo del settimanale cattolico francese La Croix (25 ottobre 2011) che, partendo dalla decisione della Diocesi di Nizza che “ha voluto nominare un sacerdote per progettare l’accompagnamento dei cristiani omosessuali”, si occupa dell’esperienza dei gruppi di cristiani omosessuali francesi che spesso sono seguiti da sacerdoti o religiosi.
Come ricorda in un recente numero del Bollettino Salesiano (ottobre 2011, p.6) Sabino Frigato, Docente di Teologia Morale, anche in Italia “per conoscere questo mondo non pochi uffici pastorali diocesani hanno avviato incontri con gruppi di omosessuali credenti”.
“In Italia sono alcune decine: pochi ma significativi” perchè “il franco confronto con questi gruppi aiuta omosessuali e comunità cristiane a riconoscere, oltre ogni pregiudizio e incomprensione, che il Signore chiama tutti a seguirlo al di là delle rispettive tendenze sessuali” infatti “la complessa questione omosessuale interpella tutti ad un confronto serio ed equilibrato perché gli omosessuali sono persone in carne ed ossa, fratelli e sorelle al pari degli eterosessuali”.
Per aprofondire:
In Francia la Chiesa cattolica cerca il modo migliore per accogliere le persone omosessuali. Articolo di Adrien Bail tratto da La Croix (Francia), 25 ottobre 2011, tradotto dal blog Incompiutezza
Amore puro e omosessualità. Se ne parla sul Bollettino Salesiano, Lettera e risposta di Sabino Frigato, Docente di Teologia Morale, tratta da Il Bollettino Salesiano*, ottobre 2011, p.6
La chiesa cattolica italiana che non chiude la porta ai credenti omosessuali. Articolo di Delia Vaccarello tratto da L’Unità, 29 agosto 2011, p.39