Farlo, non farlo, come farlo? Alcuni consigli per chi è alle prese col coming out
Testo pubblicato sul sito dell’associazione LGBT Interligne (Canada), liberamente tradotto da Carole Oulato
Rivelare la propria omosessualità o bisessualità è una tappa importante e a volte difficoltosa da vivere, tuttavia il parlarne è vissuto come un gesto liberatorio. Visto che non potete prevedere con esattezza le reazioni dei vostri cari, la prudenza suggerisce di ponderare sempre con un certo giudizio, quando si decide di affrontare l’argomento con qualcuno. È importante valutare la situazione, scegliere la persona giusta e il momento giusto. In altre parole, è importante rispettarsi e prepararsi bene.
Ci sono numerosi scenari possibili. Ecco qualche suggerimento:
• È consigliabile prendersi del tempo per scegliere il momento giusto in cui rivelare il proprio orientamento sessuale. Ad esempio, è meglio scegliere un periodo in cui i vostri familiari e amici non stiano attraversando un periodo troppo destabilizzante;
• In base alla qualità delle vostre relazioni con i membri della vostra famiglia, è di norma più semplice parlare del vostro orientamento sessuale con una amica o un amico di cui vi fidate, e che è suscettibile di essere più aperto all’omosessualità;
• Affrontando l’argomento con una sorella o un fratello comprensivo potrete, se lo desiderate, chiedere loro aiuto per annunciare la notizia ai vostri genitori;
• La scrittura rappresenta un altro mezzo per divulgare il proprio orientamento sessuale. Alcuni gay e lesbiche scelgono di scrivere una lettera; ciò permette loro di esprimersi più facilmente, con più precisione e senza interruzioni.
Per concludere, tenete sempre a mente che nessuno vi può obbligare a parlare del vostro orientamento sessuale. Qualunque sia la vostra situazione, siete liberi di rivelare o non rivelare la vostra omosessualità o bisessualità.
Fonte: Véronique Meglioli, Bien vivre son homosexualité au féminin, Ed. Jean-Pierre Deville, 2006
Testo originale: Lorsque l’on décide de faire son coming-out, comment le dire?