I credenti LGBT spagnoli s’incontrano per riscoprire “la fede che libera”
Articolo di Hanspubblicato sul sito Dosmanzanas (Spagna) il 1 maggio 2014, liberamente tradotto da Dino
Lo scorso fine settimana a El Masnou (provincia di Barcellona) si è tenuto il V Incontro Nazionale dell’Area degli Affari Religiosi.
Lì si sono riuniti i rappresentanti di gruppi e collettivi LGBT credenti di tutta la Spagna, in un incontro focalizzato sull’esplorazione delle possibilità di una teologia specifica che permetta alle persone LGBT credenti di vivere la propria spiritualità al di là delle condanne istituzionali.
Quest’anno gli Incontri Nazionali dell’Area di Affari Religiosi della FELGBT si svolgono sotto il titolo “I fondamenti della nostra fede in quanto lesbiche, gay, transessuali e bisessuali credenti: Scrittura, tradizione, ragione ed esperienza”.
La scelta di questo tema trae fondamento dal fatto che buona parte del lavoro dei gruppi LGBT credenti si occupa di contrastare il messaggio negativo che arriva dalle gerarchie.
Un lavoro di controbilanciamento che fino ad ora si è realizzato in due forme: in primo luogo, rispondendo pubblicamente agli attacchi, sia per diretto intervento dell’Area che da parte dei gruppi che la compongono (un recente esempio sono state le reazioni alle dichiarazioni omofobiche del vescovo di Malaga); in secondo luogo, lavorando con le persone che si uniscono ai gruppi e che si sentono offese da questi stessi discorsi.
Tuttavia recentemente si è sentita la necessità di avere una proposta specifica che dia autonomia ai gruppi e alle persone GLBT credenti. Dato che per il momento la maggior parte di coloro che fanno parte dell’Area sono cristiani, le riflessioni hanno riguardato prevalentemente la situazione delle persone cristiane LGBT, adottando come criterio i quattro “pilastri” che alcuni hanno proposto per la teologia queer: Scrittura, tradizione, ragione ed esperienza (proposte anche da parte degli anglicani).
Durante l’incontro c’è stata l’occasione di ascoltare diversi relatori, come Joana Ortega Raya, teologa e direttrice di Lupa Protestante, rivista di indirizzo progressista, o Kjeld Renato Lings, che ha scritto libri che mettono in discussione, con un’approfondita analisi, la lettura omofobica della Bibbia.
È stata l’opportunità per discutere con loro e di realizzare diversi seminari in rapporto con le citate conferenze. Ma oltre a queste attività formali, l’incontro è servito a che le persone appartenenti a diversi gruppi potessero conoscersi e condividere esperienze, tutto ciò affinché la voce dei credenti dei gruppi LGBT possa costituire una replica efficace ai discorsi discriminatori delle gerarchie.
Ecco il manifesto completo.
COMUNICATO FINALE DEL V INCONTRO STATALE DELL’AREA DEGLI AFFARI RELIGIOSI DELLA FELGBT
Nel fine settimana dal 25 al 27 aprile 2014 ci siamo riuniti, diversi gruppi, organizzazioni e anche singole persone, per celebrare con gioia ed allegria il V Incontro Nazionale dell’Area degli Affari Religiosi della FELGBT. Abbiamo così condiviso e celebrato la nostra fede e la nostra spiritualità, che ci libera e ci dà dignità come persone LGBT capaci di amare e ci rende solidali con la difesa dei diritti umani, specialmente delle persone LGBT, credenti e non credenti, in Spagna e in tutti i Paesi del mondo.
In questi giorni abbiamo voluto prendere in considerazione i progressi che abbiamo vissuto, così come gli ostacoli che ci impediscono di arrivare ad avere gli stessi diritti e gli stessi doveri del resto dei credenti. Accogliamo con speranza il nuovo stile pastorale dell’attuale vescovo di Roma, il papa Francesco. Ringraziamo e lodiamo l’accoglienza, le azioni e le voci a favore della nostra uguaglianza che, con frequenza sempre maggiore, arrivano dalle comunità di fede e da teologhe e teologi. Apprezziamo specialmente il loro coraggio nei casi più impegnativi.
Apprezziamo anche il progredire della società in generale verso atteggiamenti, comportamenti e legislazioni più inclusive. Una volta di più ricordiamo e ringraziamo per l’appoggio, l’impegno e la solidarietà di “Redes Cristianas” e di tutte le comunità e gruppi che condividono da tanto tempo il nostro cammino. Accogliamo con gioia i passi verso l’apertura e l’inclusività di alcuni vescovi, pastori e gruppi cristiani, specialmente i progressi e la visibilità che ci sono in alcune comunità della Chiesa Evangelica Spagnola (IEE), che concedono i loro spazi e condividono celebrazioni con comunità e realtà cristiane LGBT, affrontando il conflitto con le loro Chiese.
In questo senso segnaliamo l’attività della Comunità Cristiana “La Esperanza” di Alcorcon (IERE). Vogliamo ricordare la Chiesa della Comunità Metropolitana (ICM), pioniera nella lotta per i diritti umani e in particolare per i diritti delle persone LGBT, che appoggia e propone azioni ecumeniche e interreligiose mirate alla libertà di coscienza, all’uguaglianza e alla solidarietà delle persone credenti.
Apprezziamo la creazione di organizzazioni, comunità, associazioni e altri gruppi cristiani che lavorano grazie e a favore delle persone LGBT credenti, come “Protestants Inclusius” o la Comunità Apostolica “Fronteras Abiertas”.
Riconfermiamo la nostra apertura al dialogo e alla collaborazione con credenti LGBT di altre religioni presenti nel nostro Paese. E per contro lamentiamo l’atteggiamento poco umano ed evangelico di quelli che dovrebbero comportarsi come pastori delle loro rispettive Chiese e si dedicano invece a fare pubblicamente paragoni denigranti, a condannare e a escludere le nostre sorelle e i nostri fratelli.
Infine, denunciamo i capi e i gruppi di pressione che incitano al rifiuto della diversità sessuale e di genere, all’odio, alla discriminazione, all’aggressione, all’incarceramento e anche alla morte di persone come noi. Per fortuna, ogni volta siamo più numerosi e ci sentiamo più forti, noi che vogliamo continuare a lavorare per una Chiesa e una società più umane, solidali, ugualitarie e inclusive.
El Masnou, 27 aprile 2014.
Testo originale: V Encuentro del Área de Asuntos Religiosos de la FELGTB. Crónica y manifiesto final