Il mio coming out in famiglia
Articolo di Sonia Kronlund* pubblicato sul sito dell’emittente France Culture (Francia) il 17 maggio 2019, liberamente tradotto da Giulia Garofani
In occasione della giornata mondiale per la lotta contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia Charlène, Florence, Thomas e Vincent raccontano il giorno o il momento in cui, finalmente, hanno osato dirLO.
Come annunciare ai propri cari di essere omosessuale? Florence, Charlène, Thomas e Vincent raccontano il giorno in cui l’hanno detto ai loro genitori, ai loro amici o alla loro famiglia. Utilizzano ancora il verbo confessare piuttosto che annunciare, rivelare o semplicemente dire.
Alla cena di Natale, ho detto loro: “Le ragazze non sono cosa mia, io preferisco i ragazzi”. Thomas
Oggi chiamiamo questo momento coming out, contrazione dell’espressione americana “coming out of the closet”, che letteralmente significa “uscire dall’armadio”.
Fare coming out vuol dire uscire dalla vergogna, smettere di nascondersi e gridare la propria omosessualità o la propria identità sessuale. Vogliamo diffondere le loro testimonianze in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, che dovrebbe aver luogo 365 giorni l’anno.
Charlène è cresciuta in una famiglia in cui l’omosessualità è considerata quasi come una tara, una malattia. A diciotto anni ha deciso, malgrado tutto, di dirlo ai suoi genitori.
Mio padre si è alzato tutto d’un colpo, è andato a prendere un fucile e mi ha minacciato: “Levati dai piedi o ti faccio un buco in fronte”. Charlène
Mia madre mi ha detto: “Gli omosessuali sono una setta di drogati e alcolizzati, finirai in mezzo a una strada, sei la vergogna della famiglia”. Charlène
Thomas vive nelle Antille. È cresciuto in una famiglia molto praticante. Il giorno di Natale si è deciso a parlare della sua omosessualità a tutta la sua famiglia.
Mia mamma mi ha detto: “Beh, preferisco che tu sia così che prete”. Thomas
Dopo la registrazione di questa intervista, Charlène ha lasciato la sua regione natale, la Bretagna, e ha visto sempre meno i suoi genitori, che non hanno ancora accettato la sua omosessualità. È stata fidanzata due anni, ma non ha mai potuto presentare la sua ragazza a nessuno. Si è appena lasciata.
Vincent, il padre che abbiamo ascoltato alla fine, vive ancora con lo stesso uomo e i loro due figli. Oggi, sua figlia ha 18 anni e dice che è molto figo avere un padre gay.
Grazie a Nicolas Noguier, Marie Vachette, Charlène, Vincent, Thomas.
Canzone finale: “Girlfriend” di Avril Lavigne
* Sonia Kronlund, documentarista, è produttrice della trasmissione Les pieds sur terre per France Culture.
Testo originale: Mon coming out