Il papa media in vista del Sinodo sulle nuove aperture ai gay
Articolo di Niccolò Silvestri pubblicato su Il Secolo d’Italia il 6 giugno 2015
È scontro sotto il Cupolone tra “conservatori” e “innovatori”. I temi nuovi dei tempi nuovi non dividono solo i partiti, ma persino la Chiesa, per quanto l’accostamento tra sacro e profano sia certamente irriverente. Ma tant’è: a quattro mesi dall’apertura del Sinodo sulla famiglia, che ad ottobre dovrà trarre conclusioni definitive da sottoporre al Papa, compresa la linea da adottare sui controversi temi della comunione ai divorziati risposati e delle unioni omosessuali, il clima sotto il Cupolone è già surriscaldato. Se n’è accorto lo stesso Papa Francesco presiedendo, il 25 e il 26 maggio scorsi, i lavori della Segreteria del Sinodo. Erano i giorni immediatamente a ridosso del referendum che ha introdotto le nozze gay nella “cattolicissima” Irlanda e la valanga di “sì” si è fatta sentire subito..
È scontro sotto il Cupolone tra “conservatori” e “innovatori”
In quell’occasione è stato proprio il Pontefice a chiedere ai presenti di parlare con «franchezza». Ne ha subito approfittato il cardinale Gerhard Mueller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, per esprimere con toni tutt’altro che concilianti la preoccupazione e l’opposizione del fronte conservatore a qualsiasi innovazione possa mettere a rischio la tenuta della dottrina. Secondo voci bene informate, tuttavia, il papa sembrerebbe orientato a non indietreggiare rispetto alla necessità di trovare una soluzione mediata tra innovatori e conservatori.
Nel frattempo si moltiplicano le iniziative editoriali. Come la petizione pro-famiglia diffusa gratuitamente in queste ore dalle librerie specializzate in temi religiosi. La petizione, sottoscritta a livello internazionale da cardinali, tra cui l’americano Raymond Burke, vescovi, politici e uomini di cultura fu inviata già al Papa qualche tempo fa. Si tratta di un opuscolo-questionario articolato in cento domande su tematiche come la sessualità, l’indissolubilità del matrimonio, il divorzio, l’omosessualità, la dichiarazione di nullità del matrimonio, la comunione ai divorziati risposati..
Francesco vuole una soluzione mediana per il Sinodo di ottobre
Le risposte aderiscono perfettamente alla dottrina della Chiesa. Un esempio? Replicando ai vescovi che hanno sostenuto che riconoscere le coppie omosessuali costituisca «un discorso di civiltà» oppure che l’unione gay potrebbe essere assimilata a quella matrimoniale attraverso una «benedizione», il testo, che fa ampio riferimento al Catechismo della Chiesa Cattolica recita: «L’unione omosessuale è una convivenza erotica tra amanti che comporta l’uso contro natura della sessualità. Pertanto l’unione omosessuale è gravemente peccaminosa e non è assimilabile a quella matrimoniale, tantomeno può essere benedetta dalla Chiesa; anzi, bisogna opporsi ai recenti tentativi di legalizzarla sotto qualunque forma».
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Diverse opinioni di schieramenti opposti saranno dunque il punto di partenza sulle numerose tematiche del Sinodo a partire dai “lineamenta” del Sinodo dei vescovi sulla “vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”.
“Al termine della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi su Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione, celebrata nel 2014, Papa Francesco ha deciso di rendere pubblica la Relatio Synodi, documento con il quale si sono conclusi i lavori sinodali. Allo stesso tempo, il Santo Padre ha indicato che questo documento costituirà i Lineamenta per la XIV Assemblea Generale Ordinaria sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo, che avrà luogo dal 4 al 25 ottobre 2015.
La Relatio Synodi, che viene inviata come Lineamenta, si è conclusa con queste parole: “Le riflessioni proposte, frutto del lavoro sinodale svoltosi in grande libertà e in uno stile di reciproco ascolto, intendono porre questioni e indicare prospettive che dovranno essere maturate e precisate dalla riflessione delle Chiese locali nell’anno che ci separa dall’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi” (Relatio Synodi n. 62).
Ai Lineamenta viene aggiunta una serie di domande per conoscere la recezione del documento e per sollecitare l’approfondimento del lavoro iniziato nel corso dell’Assemblea Straordinaria. Si tratta di “ripensare con rinnovata freschezza ed entusiasmo quanto la rivelazione trasmessa nella fede della Chiesa ci dice sulla bellezza, sul ruolo e sulla dignità della famiglia” (Relatio Synodi, n. 4). In questa prospettiva, siamo chiamati a vivere “un anno per maturare con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare” (Papa Francesco, Discorso conclusivo, 18 ottobre 2014). Il risultato di questa consultazione insieme alla Relatio Synodi costituirà il materiale per l’Instrumentum laboris della XIV Assemblea Generale Ordinaria del 2015.” tratto dai lineamenta dell’assemblea generale ordinaria.