La liturgia delle ore online, un ponte tra i cristiani LGBT e la loro chiesa
Testimonianza di Giuliano
Nonostante fossi a conoscenza dell’iniziativa della preghiera online, sin da quando ha avuto inizio a marzo, non ho iniziato a parteciparvi che in aprile; non nego che al principio non fossi totalmente convinto da questa iniziativa, ma mi decisi a partecipare per curiosità più che altro, rimanendone piacevolmente sorpreso, e da allora, salvo qualche impedimento, vi ho partecipato in modo costante fino ad oggi.
È stata una piacevole sorpresa ritrovare con questo sistema piuttosto originale delle conoscenze che avevo un po’ perduto a causa dell’isolamento, alcuni ragazzi del gruppo Giovani del Guado di Milano, e ancor più conoscere telematicamente delle persone nuove, provenienti da realtà diverse e accomunate dalla volontà di continuare a essere comunità e pregare insieme nonostante attraversassimo tutti un momento molto pesante da sostenere – o forse ne è proprio questa la ragione.
In un mese e mezzo, o poco di meno, stare in questo gruppo mi ha permesso di fare un’esperienza di Chiesa totalmente nuova, e non esagero dicendo che sono convinto che questi momenti di preghiera corale telematica mi abbiano fatto riscoprire una spiritualità, un bisogno di preghiera che pensavo di avere dimenticato.
Ma, oltre alla spiritualità, ciò che mi ha colpito di questi momenti è stata la grande umanità, lo spirito di calda accoglienza che ho trovato tra le persone che vi partecipano – e intendo tutti: genitori, figli di tutte le età e, forse soprattutto, religiosi, che non mancano di portare il loro appoggio costante a tutta la comunità.
Credo che sia stato particolarmente utile in un momento di isolamento come quello che abbiamo attraversato, in cui ci è stato precluso quasi ogni rapporto umano, poter contare sulla compagnia, sull’amicizia di queste persone conosciute telematicamente – non virtualmente, perché sono convinto che i rapporti che si sono costruiti in queste settimane siano autentici, non virtuali, anche se mediati dagli schermi, e credo che alcune delle conoscenze nate grazie a questi momenti di preghiera potranno avere una parte anche quando questo periodo di emergenza sarà finito e si tornerà ai ritmi abituali della nostra solita quotidianità.
Penso che la liturgia delle ore online che avete organizzato, ormai la nostra liturgia delle ore, sia stata un ottimo mezzo di collegamento, un ponte virtuale che ha permesso di conoscersi senza gli impedimenti della distanza fisica a persone provenienti da ogni parte d’Italia e oltre, accomunate dalla fede e dalla vicinanza alla realtà LGBT e alle difficoltà che questa comporta negli ambienti laici e credenti.
Con questo concludo, ringraziandovi davvero di cuore per aver ideato e poi reso possibili questi momenti.