L’omofobia e lo sviluppo morale e spirituale dell’uomo
Riflessione di Joe Perez tratta da gayspirituality.typepad.com, tradotto da Francesco F.
L’omofobia è reale. È cattiva, è indecente, non è divina. E' un sistema di credenze basate sull’odio e la paura delle persone omosessuali e sulla premessa che l’omosessualità è intrinsecamente inferiore, malata e degna di vergogna. Ma l’omofobia è sopratutto un problema di immaturità dovuta alla mancanza di una elevata consapevolezza spirituale. Perciò dobbiamo vedere le persone omofobe per quello che sono, ovvero persone immature che bisogna aiutare a compiere un lungo cammino verso una maggiore maturità morale e spirituale.
L’omofobia non è mito. Negli scorse settimane molte notizie hanno messo in evidenza l’odio omofobico che è presente in tutto il mondo. Chiaramente una gran parte della popolazione mondiale costruisce il suo modo di vedere l’omosessualità sul rifiuto e anche l’odio verso le persone omosessuali.
In Ungheria gli “skinhead” e i militanti di estrema destra hanno salutato i partecipanti ad una manifestazione per i diritti civili dei gay con uova marce e bombe fumogene. Quando la polizia di Budapest ha cercato di disperderli alcuni di loro hanno lanciato contro gli ufficiali delle bottiglie di birra, come racconta l’agenzia American Press.
A Zagabria, capitale della Croazia, circa 20 persone che partecipavano ad una manifestazione per i diritti civili degli omosessuali sono state attaccate da estremisti che avevano con sé delle bombe Molotov. Due manifestanti hanno avuto bisogno di essere ricoverati i ospedale a causa delle ferite.
Il vile odio nei confronti degli omosessuali si rivolge spesso contro le persone che marciano per richiedere uguali diritti, tolleranza e accettazione per i gay.
Nell’area di Sacramento (USA) un gruppo di slavi, durante un picnic, avendo notato un uomo che ballava ad una festa sia con uomini che con donne ha cominciato a lanciargli insulti razzisti e omofobici, successivamente uno di loro lo ha picchiato e ha lanciato delle bottiglie verso la festa. Satender Singh, così si chiamava l’uomo aggredito, è morto il 5 luglio 2007 per le ferite riportate nell’aggressione.
Un uomo del Massachusetts invece ha chiesto 10 milioni di dollari di danni perché è stato bocciato all’esame per diventare avvocato. Ha raccontato all’ Associated Press che è stato bocciato perché si è rifiutato di rispondere ad una domanda riguardo ai diritti che hanno due lesbiche sposate e i loro figli (anche se non ha avuto remore morali a rispondere a domande sulla tutela degli assassini, stupratori ed eterosessuali divorziati). Poiché Stephen Dunne, questo il suo nome, trovava i motivi della domanda “moralmente ripugnanti ed offensivi”, perciò ritenne di non rispondere a questa domanda ed ha inoltrato la denuncia contro gli esaminatori.
Quest’ultimo attacco nei confronti delle persone omosessuali non è stato fatto con bombe Molotov o lanciando bottiglie di birra, ma con un linguaggio forte, usando argomenti insultanti e procedimenti legali frivoli che possono confondere.
Quasi ogni week-end vengono fuori storie oscure e bizzarre come questa, come si può scoprire seguendo le notizie sui diritti civili. Storie che sono uno stimolo per ricordarci che l’odio nei confronti degli omosessuali è vivo e sta benissimo e non può essere ignorato.
Leggete queste storie e vedrete che i metodi degli attacchi omofobici variano e che le motivazioni che portano a questa violenza raramente vengono spiegati. Attacchi che feriscono fisicamente, psicologicamente e spiritualmente.
Ma c’è un filo comune che unisce tutti gli omofobi. Nel libro “Soulfully gay” (Integral Books/Shambala, 2007) leggiamo: “In generale, quanto più grande è la coscienza che si sviluppa in un essere umano e tanto più una persona diventa spiritualmente illuminata, tanto più profonda diventa la sua comprensione per le persone omosessuali e la sensibilità per la nostra comune umanità".
L’omofobia è reale. È cattiva, è indecente, non è divina, ed è presente spesso ai livelli più bassi dello sviluppo umano. L’omofobia è un sistema di credenze e comportamenti basati sull’odio e la paura delle persone omosessuali e sulla premessa che l’omosessualità è intrinsecamente inferiore, malata e degna di vergogna.
C’è una naturale tendenza per gli esseri umani più giovani – specialmente i ragazzi adolescenti – ad attraversare una fase di sviluppo in cui reprimono in modo forte sensazioni, emozionali e sessuali, per entrare nell’età adulta.
Per questa ed altre ragioni, si può dire che un certo grado di omofobia è naturale nella nostra cultura quando si affronta alcune fasi meno evolute della vita.
Sfortunatamente, molti adulti restano attaccati a questo modo infantile e primitivo di relazionarsi e vanno avanti con il loro atteggiamento omofobico sino all’età adulta. La loro omofobia è, purtroppo, spesso supportata da credenze religiose, atteggiamenti culturali e persino ideologie politiche.
Dunque il problema dell’omofobia, concepita in modo ampio, è un problema di sottosviluppo o di sviluppo arrestato della maturità psicologica, morale e spirituale.
Gli adulti intrappolati in brutte e ristrette abitudini infantili sono tra gli omofobi peggiori e devono essere incoraggiati a crescere, al di là delle loro datate concezioni omofobe.
Gli adulti chiusi in una moralità egoista ed etnocentrica sono incapaci di mettersi nei panni di una persona omosessuale o trans, quindi i propri orizzonti morali non sono abbastanza ampli per abbandonare la loro omofobia. Essi sono dei mostri morali, per così dire.
La spiritualità autentica insegna empatia e compassione verso tutti e vieta l’espressione dell’intolleranza e dell’odio.li adulti legati a credenze religiose reazionarie ed etero sessiste devono essere incoraggiati a mettere in discussione le loro opinioni e ad acquisirle alla luce di una lettura più complessa delle loro tradizioni sacre. A loro va insegnato come crescere spiritualmente.
Quando l’omofobia è compresa come un problema di immaturità di coscienza dovuta alla mancanza di una elevata consapevolezza spirituale, allora è possibile rifiutare l’impulso di odiare le persone omofobe. Possiamo accettare così le persone omofobe per quello che sono, ovvero persone immature che devono fare un cammino verso la maturità.
È umano reagire in maniera difensiva e rispondere all’odio con l’intolleranza. E’ una cosa realmente sensata comportarci in maniera creare delle barriere che impediscano agli omofobi di fare del male agli altri.
Ma sforziamoci di vedere le persone omofobe non con odio e violenza, pur creando delle barriere per evitare che spargano odio intorno a loro (con una genuina preoccupazione per il loro sviluppo spirituale). Non possiamo aspettarci che l’immaturo cresca verso la maturità in una notte. Abbiamo bisogno di dare loro tempo e risorse per favorire la loro crescita.
Continuiamo a marciare per le nostre libertà e il nostro diritto ad amare prendendo delle misure per proteggere noi stessi da questa cattiveria, ma offriamo anche a loro il dono della nostra genuina preoccupazione per il loro benessere.
Combattiamo gli avversari dei gay e puniamo i loro orrendi delitti, ma ricordiamoci della nostra comune umanità. Rispondiamo ai loro bizzarri attacchi legali e politici con saggezza e buon umore, non con più idiozia.
Contrapponiamo alla paura l’amore per i nostri nemici e la preoccupazione per la loro crescita spirituale. È un sentiero difficile e pericoloso, ma che è fondato su una profonda e autentica spiritualità.
Articolo originale (sito esterno)
Homophobia: A Problem of Moral and Spiritual Development