L’omosessualità e la Bibbia. Una questione d’interpretazione
Riflessioni di Darren Main* tratte dal libro Hearts and Minds: Talking to Christians About (Cuore e mente. Colloquio con i Cristiani sull’omosessualità), Findhorn Press Ltd., 2008, liberamente tradotto da Alberto
Certamente la maggior parte di noi (omosessuali) ha vissuto l’esperienza d’incontrare qualcuno che ha cercato di “salvarci”. Persino tu puoi avere dei trascorsi fondamentalisti o Evangelici. L’esperienza di qualcuno che ha cercato di salvarti è qualcosa che può rovinare una vita familiare e molto probabilmente gettare una nuvola nera di senso di colpa su una persona per tutta la sua vita. Questi Cristiani, alle volte aggressivi seppure ispirati da buone intenzioni, fanno riferimento preciso ad alcuni versetti della Bibbia che secondo loro indicano che tu faresti bene ad accettare Gesù oppure potresti ben prepararti a trascorrere l’eternità nel fuoco dell’inferno.
Ci sono due modi di leggere la Bibbia: letterale o secondo il senso. Le persone che spesso “tirano Gesù per la giacca” tendono a leggere la Bibbia da una prospettiva letterale. Per esempio, quando Gesù dice: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”, uno che legge alla lettera comprenderebbe il passo così com’è, cioè, se tu non accetti Gesù, non potrai mai arrivare a Dio. Per uno che legge alla lettera non vi è ambiguità nell’affermazione di Gesù.
I Cristiani di questo tipo aderiscono a ciò che è comunemente definito “infallibilità biblica” – essi credono che la Bibbia è al 100% priva di errori e che qualunque cosa metta anche parzialmente in dubbio ciò che la Bibbia dice è fallace, o peggio, eresia. Constatiamo ciò nella contrapposizione tra evoluzionismo e creazionismo.
Non importano tutte le prove scientifiche che dimostrano che la terra è molto più antica di quello che la Bibbia sostiene; quanti sostengono che la Bibbia sia senza errore, semplicemente rifiutano l’evidenza, ritenendo che siano erronei i dati di fatto o gli scienziati che li interpretano.
Nel caso dell’omosessualità constatiamo questo fenomeno ripetutamente. Ogni studio fatto sull’omosessualità ha dimostrato che le persone gay e lesbiche possono vivere una vita felice, normale e sana.
Prossimo crescere figli felici, normali e sani e concorrere in modo altrettanto efficace al bene della società. Eppure, poiché alcuni cristiani sono dell’idea che le parole della Bibbia sostengono che l’omosessualità è un peccato, deve per forza essere così.
In un mondo pieno di incertezza, capisco che questo modo di leggere la Bibbia possa essere di grande consolazione. Avere risposte o tutte nere o tutte bianche alle molte difficoltà della vita può contribuire a un certo livello di sicurezza. Tuttavia, questo è un falso senso di sicurezza che si ottiene al prezzo di vivere in un senso falsato della realtà, perché la Bibbia stessa è piena di contraddizioni.
Se uno vuole leggere la Bibbia in senso letterale, deve disfarsi della logica. Per esempio, Gesù dice: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”.
In questo caso Gesù contraddice se stesso quando un suo discepolo si rivolge a lui chiamandolo “Maestro buono” e Gesù gli risponde: “Perché mi chiami buono? Solo il Padre nostro celeste è buono”. Ciò indica chiaramente che venerazione e adorazione non dovrebbero essere riservate a Gesù ma solo a Dio. La Bibbia è piena di queste contraddizioni e il solo modo risolvere la questione da parte di quanti prendono la Bibbia alla lettera è di non tener conto della logica.
C’è un secondo modo di leggere la Bibbia che è emerso con l’avvento della scienza moderna, e questo è il luogo in cui il problema dell’omosessualità può essere davvero risolto. Infatti, quando vediamo attraverso queste nuove lenti, possiamo logicamente ritenere che Gesù stesso sarebbe stato molto ben disposto nei confronti delle persone gay.
Questo secondo modo di leggere la Bibbia è definito secondo il senso. Per coloro che leggono la Bibbia secondo il senso, il valore della Bibbia non è determinato dalla sua verità letterale.
Piuttosto, è determinato dal suo simbolismo e dalla sua sostanza – la sua Verità più grande. Ciò dà la possibilità al lettore di conservare il suo senso logico e, allo stesso tempo, arricchirsi della profonda saggezza che gli scrittori dell’Antico e del Nuovo Testamento possono offrirci.
In questo libro esploreremo la Bibbia in questo secondo modo: secondo il suo senso, e la considereremo così nei suoi riferimenti al problema dell’omosessualità. È importante notare, tuttavia, che quando ci si rivolge ai Cristiani, molti di essi continueranno a mantenere una visione molto letterale della Bibbia. Sfortunatamente, finché la loro prospettiva non cambierà almeno un po’, è molto improbabile che potranno vedere le cose allo stesso modo tuo.
Voglio chiarire una cosa, tuttavia: ho rispetto per i molti Cristiani che hanno scelto di interpretare la Bibbia da un punto di vista letterale. Sono spesso in disaccordo con i Cristiani fondamentalisti o Evangelici sulle questioni spirituali e, come molti, trovo fastidioso che tentino continuamente di salvarmi, ma credo che sia loro diritto scegliersi il proprio personale percorso spirituale e non il mio diritto quello di giudicare.
Una volta sono uscito con un uomo la cui madre era una Cristiana Evangelica. La sua visione letterale della Bibbia l’aveva portata a credere fermamente che l’omosessualità fosse peccato. Nonostante ciò, (sua madre) si comportò con me in modo gentilissimo e mi trattò sempre come fossi uno della sua famiglia. Ovviamente eravamo in disaccordo riguardo all’omosessualità, ma la considero ancora una degli esempi più belli di ciò che Gesù ha insegnato.
Il fatto che lei legga la Bibbia in modo diverso dal mio, in nessuno modo sminuisce il valore della sua vita spirituale. Per me svilire la sua esperienza religiosa non sarebbe altro che arroganza spirituale.
Molto dolore e sofferenza sono stati causati da una interpretazione letterale della Bibbia, e per molti di noi, c’è bisogno di ristabilire una sano rapporto con ciò; tuttavia, offendere e denigrare quelli che non la pensano come noi, non farà altro che perpetuare il circolo vizioso dell’ignoranza che porterà solo ad altra intolleranza.
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* Darren Main è istruttore di yoga e di meditazione e scrittore. Oltre ad aver scritto libri, ha partecipato anche come relatore a seminari e conferenze sullo yoga e la spiritualità moderna in tutti gli Stati Uniti e all’estero. Vive attualmente a San Francisco (USA).