Mi hanno chiesto se sono gay. Gli ho detto: “ha importanza?”
Testo di Anonimo, liberamente tradotto dal sito queerblog
«Il mio Dio mi ha chiesto, “Ami te stesso?”. Gli ho detto, “Ha importanza?”. Lui mi ha detto, “Sì”. Gli ho chiesto, “Come posso amare me stesso? Sono gay. Lui mi ha detto, “E’ così che ti ho fatto”».
Questa poesia gira da un po di tempo su vari siti internet americani. “Io l’ho letta solo oggi e mi ha ricordato il motivo per cui è importante essere visibili, orgogliosi e continuare a parlare, per alzarsi e combattere per i nostri diritti come credenti e come gay, anche nella nostra società odierna”… perchè è importante, affinché “nulla abbia più importanza”.
E ho detto, “Ha importanza?”
Loro hanno risposto, “No, non molta”.
Io ho detto loro, “Sì, sono gay”.
Loro hanno risposto, “Stai fuori dalle nostre vite”.
Immagino fosse importante.
Il mio capo mi ha chiesto se sono gay.
Io ho detto, “Ha importanza?”
Lui mi ha risposto, “No, davvero”.
Io ho detto, “Sì, sono gay”.
Lui mi ha risposto, “Sei licenziato, frocio”.
Immagino che fosse importante.
Un mio amico mi ha chiesto se sono gay.
Gli ho detto, “Ha importanza?”
Lui mi ha risposto, “No, davvero”.
Gli ho detto, “Sì, sono gay”.
Lui mi ha risposto, “Non considerarmi più tuo amico”
Immagino fosse importante.
Il mio compagno mi ha chiesto, “Mi ami?”
Gli ho detto “E’ importante?”
Lui mi ha risposto, “Sì”
Gli ho detto, “Ti amo”.
Lui ha risposto, “Fatti abbracciare”.
Per la prima volta qualcosa nella mia vita ha importanza.
Il mio Dio mi ha chiesto, “Ami te stesso?”
Gli ho detto, “Ha importanza?”
Lui mi ha detto, “Sì”
Gli ho chiesto, “Come posso amare me stesso? Sono gay.”
Lui mi ha detto, “E’ così che ti ho fatto”.
Ora nulla avrà più importanza.