Miranda, da uomo a donna per amore, ma ora ha perso tutto
Articolo di Luisella Audero, referente di GayLib Toscana, del 30 marzo 2008
Cari amici, quella che vorrei raccontarvi è la storia di Miranda, una storia che è soprattutto un problema, una questione che grida comprensione.
Miranda è una assassina, una poco di buono, una pervertita, una che tutto sommato si è andata a cercare quello che le è successo.
E comunque Miranda non è più un problema di questa società che come le tre scimmiette non sente non vede e non parla. Una società annichilita e soprattutto anestetizzata. Miranda è un’assassina. Ma prima di questo, prima del gesto finale, chi era? Fino a tre anni fa era un uomo.
Che per amore si è operato divenendo una donna. Ed ha perso il suo equilibrio perché l’uomo per il quale lei ha deciso di operarsi non era chi lei sperava, chi lei pensava, chi lei amava. Perché dopo l’operazione l’ha tradita e non con donne, ma con uomini. E così nasce la depressione, lo sconforto e cova lenta ma inesorabile la rabbia, la voglia di reagire, di vendicare l’affronto. Se a ciò aggiungiamo violenze?
Se a ciò aggiungiamo che la segregava e la faceva prostituire per 600 euro al giorno, di cui a lei rimanevano pochi spiccioli? Che altro potremmo aggiungere a questo? Ora Miranda è sola, completamente. Senza più le chiavi di casa, senza più i suoi vestiti, senza più i suoi effetti personali, quelle piccole cose di cui nessuno di noi vorrebbe privarsi.
E’ in cella con un’altra donna con la quale non ha, ovviamente, niente da dividere, niente da condividere. I suoi genitori sono in Brasile, sua cugina l’ha abbandonata, anzi l’ha privata persino dei vestiti… Che altro aggiungere a questo? Ebbene Miranda è ovviamente anche senza soldi, perché tutti quelli che aveva, pochi o tanti che fossero, sono nel conto corrente bloccato del marito.
Allora mi sento in dovere di aiutarla, di aprire una sottoscrizione per poterle fornire un aiuto concreto, affinché il suo avvocato possa portarle denaro che lei usi per gli acquisti all’interno del carcere di Livorno.
Ma una volta uscita Miranda avrà bisogno di una casa e di un lavoro. Avrà bisogno di ricominciare e avrà bisogno di sostegno, di aiuto anche morale perché a 33 anni la vita l’ha già messa di fronte a tanta violenza, a tanta solitudine, a tante delusioni, ma ha il tempo per riprovarci, per ricominciare, ha un’altra opportunità, se deciderà, se vorrà averla, se non rimarrà da sola.
Allora propongo di FARE qualcosa per aiutare Miranda. Intanto aprirò un conto postpay sul quale potrete versare ciò che vorrete, soldi che poi girerò al suo avvocato che porterà direttamente a Miranda, o in carcere o nell’eventuale casa dove potrebbe trovare alloggio qualora venissero concessi gli arresti domiciliari.
E poi sarà necessario l’aiuto del Mit (Movimento Italiano Transessuali), degli assistenti sociali, di qualcuno che la sostenga e poi sarà necessario aiutarla a ritrovare la dignità con un lavoro vero che non sia la vendita di sé perché nessuno deve essere schiavo, nessuno mai deve permettere che un altro uomo sia schiavo.
Chiedo il vostro aiuto, chiedo sensibilità, amore e condivisione, chiedo compassione e sostegno per dare ascolto a chi non ha voce, per tendere la mano a chi ha avuto la forza di ribellarsi al sopruso e a chi oggi è sola a lottare per la propria libertà perché ora, da reclusa, non so se lo sa, è una donna libera, ma noi dobbiamo aiutarla in questo cammino perché ritrovi la serenità e un suo equilibrio, perché ritrovi la voglia di vivere e di credere nell’Umanità.
Vi chiedo di mandare in giro questa mail o comunque notizia della nostra sottoscrizione a tutte le associazioni che conoscete, ai vostri amici, perché anche soli 5 euro a testa potrebbero essere tantissimi. Aiutiamo Miranda perché la disperazione a volte fa compiere atti estremi, ma sarebbe peggiore non perdonare, non capire, voltare la testa e alzare le spalle.
Aiutiamo Miranda perché in fondo è un’immigrata che ha cercato qui una vita migliore di quella che aveva in Brasile, e ha trovato la solitudine e la cattiveria di un uomo che si è fatto forte delle sue debolezze per picchiarla, violentarla nell’animo, abbandonarla, tradirla, usarla….
Vi chiedo di essere la voce di Miranda, vi chiedo di aiutarmi per aiutare lei e il suo avvocato, Cristiana, di cui se vorrete, privatamente, vi potrò dare anche email e numero di cellulare. Grazie per il piccolo granellino che vorrete dare, per l’attenzione che avete posto nel leggere queste righe che, spero, almeno in parte, vi abbiano fatto capire quello che sta accadendo da un mese a questa parte a una donna fatta schiava fingendo che quella vita di violenza fosse una vita d’amore.