Non spegnete l’amore di Dio dentro di voi, non allontanate i vostri figli LGBT
Testo tratto dal libro di Susan Cottrell*, “Mom, I’m Gay”. Loving Your LGBTQ Child without Sacrificing Your Faith (“Mamma sono gay”. Come potete amare vostro figlio Lgbtq senza sacrificare la vostra fede), paragrafo 29, editore Westminster John Knox, edizione riveduta, Maggio 2016, libera traduzione di Diana
“Stai dunque mettendo tua figlia al di sopra di Dio? DANNAZIONE, SÌ!” (Arianna)
Quante volte è stato chiesto ai genitori che abbracciano i loro figli se li mettono prima di Dio? Questa è una questione troppo importante. Naturalmente si presuppone che Dio voglia che tu controlli/corregga/rifiuti tuo figlio, per soddisfare la persona che ti ha posto questa inutile domanda. Ma tu non metti tuo figlio al di sopra di Dio. Tu metti tuo figlio al di sopra delle persone che pretendono di parlare a nome di Dio.
Sono inorridita dal sacrificio del figlio nell’Antico Testamento. Inorridita. Ogni persona sana di mente lo sarebbe. Ma evidentemente alcuni Israeliti erano attirati da tale pratica sotto l’influenza di altre religioni di Canaan. Sappiamo di tali pratiche, perché ci sono numerosi comandamenti che ammoniscono il popolo di Dio affinché non sacrifichi i propri figli a Moloch, una fornace in bronzo a forma di dio le cui braccia meccaniche afferravano i bambini posti su di essa. Questi genitori “profanano il santo nome di Dio” e dovrebbero essere messi a morte, dice il Levitico 20,2-5.
Anni fa il mio tutor diceva che Dio non richiede mai sacrifici di bambini; solo i falsi dei (Moloch e altri) che lo fanno. (Anche nella storia di Abramo, Isacco fu salvato all’ultimo momento).
Alcune leggi dell’Antico Testamento sono molto dure. Per esempio l’ordine di lapidare un figlio disubbidiente si trova nel Deuteronomio 21,18-21. Ma qualunque sia la durezza che troviamo nell’Antico Testamento dobbiamo studiare il carattere di Gesù, perché la Bibbia ci dice che se abbiamo visto Gesù, abbiamo visto Dio.
Gesù, nel cui nome i Cristiani si riconoscono, ha compiuto l’antica Alleanza. Non siamo più legati a quella (Vedi Matteo 5,17, Giovanni 14,9 e Romani 7,1-3). Siamo sotto una nuova Alleanza in cui la legge di Dio è scritta nei nostri cuori. Vostro figlio è responsabile di sentire il proprio cuore; non potete sentirlo voi al posto suo.
Il sacrificio di bambini non deriva chiaramente dal Dio che vediamo in Gesù. Né dovete rifiutare vostro figlio se non cambia la propria identità sessuale, né dovete cacciarlo di casa.
Avevo detto in precedenza che il 40% dei senza tetto sono ragazzi e ragazze LGBTQ. La maggior parte di loro lo diventa il giorno in cui fa coming out (o viene scoperto). I ragazzi vengono buttati in strada nel giro di 48 ore, a volte vengono avvicinati da un protettore. Di solito vengono violentati la prima notte. Vengono lasciati così senza mezzi per proteggersi fisicamente, senza risorse per prendersi cura di se stessi, si mettono a vendere droghe o vendere il proprio corpo diventa l’unica via di uscita che vedono.
Vedete perché lo chiamo sacrificio dei figli?
Mentre le chiese conservatrici si impegnano per contrastare l’enorme traffico di esseri umani, al tempo stesso si comportano con i propri figli in quel mondo. Semplicemente abbracciare i nostri figli aiuterebbe a contrastare questo traffico.
Dio vi ha dato gli istinti di genitori per amare e nutrire questo dono che vi ha fatto. Senza condizioni. Rifiutare vostro figlio richiede che soffochiate i vostri istinti e che vi rifugiate in una fredda e dura sordidezza. Pensate seriamente che Dio voglia questo da voi? Come potrebbero pensare una cosa simile le persone?
Ve lo dirò: perché pensano che Dio li veda in questo modo. Questa è la verità. Pensano a Dio come ad un sorvegliante duro che punisce e vorrebbe bruciarli per ogni infrazione. Ma non è il Dio che ci mostra Gesù. Gesù non ci fornisce nessun esempio o ammonizione a respingere i nostri figli per nessuna ragione. Mostra il padre generoso che abbraccia suo figlio che non si è affatto pentito. Gesù presuppone che noi diamo ai nostri figli pane e pesci, non pietre e serpenti, una casa piena di pace per viverci, non un rifiuto che spezza l’anima e la strada.
Ricordate la storia dell’uomo a cui sono stati dati dieci talenti in Matteo 25,14-30? Un talento equivaleva ad un salario di 20 anni. Ma poiché non aveva fiducia in Dio, non li investì – li seppellì. Dio gli disse che aveva sprecato l’opportunità datagli e diede i talenti a chi li avrebbe amministrati saggiamente.
Se respingete vostro figlio perché non è come l’avevate sperato è perché non vi fidate che Dio lo abbia voluto così, non vi sorprendete perciò se questo ragazzo trova posto in un’altra famiglia, in un’altra comunità e vi abbandona.
Invece seguite i vostri istinti di genitore perché sono quelli che Dio ha messo in voi. Solo qualcuno terribilmente confuso può davvero credere che Dio vi chieda di censurare vostro figlio, o che sia il diavolo a volere che voi amiate e nutriate vostro figlio. La Bibbia dice che Dio è amore e vita e Satana odio e morte. Allontatanando il vostro figlio LGBT state spegnendo l’amore di Dio dentro di voi. Per favore non lasciate che accada.
IL LAVORO DI FREEDHEARTS
Sentite ancora che dovete sacrificare o vostro figlio o la fede? Credete sia quello che Dio vuole? Pensate ai modi in cui avete chiesto a vostro figlio di plasmarsi, piegarsi o diminuirsi in qualcosa che potevate gestire o con cui eravate a vostro agio. Pensate che sia ora di rilassarsi e lasciare che siano chi sono? Proprio come volevate che facessero i vostri genitori.
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 30 anni, hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).