Per noi coppie omosessuali è tempo di parlare con semplicità dell’amore
Testimonianza di Matteo sul percorso di accompagnamento per coppie cristiane LGBT 2018/2019
Ringrazio tutti voi compagni di questo viaggio per coppie omosessuli, è così bello sapersi insieme!!! E soprattutto Michela e Corrado per un corso che mi sta curando dentro, per un corso che parla con la semplicità dell’amore. Grazie per non risparmiarsi nulla, per mettersi a nudo insieme a noi e con noi negli argomenti del corso.
L’essere minoranza non può essere cambiato, ma vedere che è possibile essere parte di un tutto, sentirsi in una comunità, fa guarire il cuore. Questo è antidoto alla solitudine che mi è stata seminata nel cuore. Grazie per chi ha permesso tutto questo per chi li ha inviati a noi per un servizio così grande.
In parte questo sta ridonando speranza, sta curando la mia sanguinante dinamica genitori-figlio. Per anni esperti, celebri autori attraverso i loro scritti, insegnanti, paesani, padri, preti, persino familiari e amici senza volerlo, hanno scandagliato, frugato, soppesato le mie parole andando a cercare quelli che secondo loro erano gli inganni e le falsità del mio cuore, mostrandomi come volevano che io fossi in ogni mia espressione.
Minando ogni mia certezza e distruggendomi come persona, rendendomi quindi terribilmente insicuro e ferito nei miei sentimenti e nella mia identità. Sono due settimane che siamo tornati ma per me il corso non è mai finito, quelle parole quelle condivisioni mi stanno lavorando dentro ogni giorno. Stanno aprendo i miei sepolcri. So però che questo è un momento necessario.
La guarigione, come è stato per Lazzaro, è alle porte di quei sepolcri portatami dal Signore attraverso questi genitori. Mi stanno ricordando che ora sono libero di amare che è quanto c’è di più importante in una vita intera!
Se vedo Dio nella persona che vive con me? È lui che ha la parte più importante in tutto questo: con la sua pazienza e il suo enorme amore mi sta mostrando la vita e sta guarendo il mio cuore.
Questo corso sta contribuendo a buttar giù i muri del rancore che mi stava nascondendo tutto questo. Così abituati a lottare per la sopravvivenza dell’essere che poi si finisce a dare più importanza alla lotta che al perché lotti.
Continuando a percorrere i sentieri che ci avete consegnato sto capendo che per nutrire il mio amore per Fabrizio, devo lasciare gli errori a chi li ha commessi e persino a chi li commetterà.
Perciò ti perdono a te prete, suora, frate, psicoterapeuta, saggi tutti, compagno di scuola, bullo, senatore, cardinale, amico, e anche a te padre e madre, voi tutti che così poco avete cercato me, ma avete preferito chi volevate che io fossi!!!!
Anche se sto capendo che andrà curato tutti i giorni per tutta la vita, l’eco di quello che mi avete fatto sarà sempre relativa perché “forte come la morte è l’amore“.