Perché come cattolico LGBT apprezzo le parole dell’Amoris Leatitia?
Riflessioni di Aaron Jay Ledesma* pubblicate sul blog The Gay Catholic (USA) il 10 aprile 2016, libera traduzione di Iman Hakki
C’è stato un boom sui social media da quando Papa Francesco ha pubblicato l’Amoris Leatitia, ovvero, “La gioia dell’ Amore“. (All’inizio) i cristiani conservatori si sono compiaciuti, credendo che il testo in qualche maniera avesse riaffermato il loro bigottismo. Ad ogni modo, alcuni tra noi della comunità LGBT hanno visto qualcosa di diverso in questo testo. Al posto di ipotizzare quale fosse la posizione del Papa riguardo alla comunità LGBT, ho optato per una scelta migliore. Ho scelto un atteggiamento di gratitudine.
Papa Francesco continua a cambiare le vedute della chiesa cattolica
Le vedute sono diverse dagli insegnamenti. Sarebbe illusorio aspettarsi che papa Francesco cambi gli insegnamenti della chiesa, tuttavia, sta facendo mutare l’interpretazione dei loro insegnamenti specialmente per ciò che riguarda la comunità LGBT.
Uno dei punti chiave ribaditi dal gesuita James Martin è che le donne e gli uomini gay debbano essere rispettati. Martin ha scritto: “Sebbene i matrimoni dello stesso sesso non siano permessi in chiesa, il Papa dice di volere riaffermar che una persona omosessuale debba essere – prima di tutto – rispettata nella sua dignità e trattata con considerazione evitando con cura ogni forma di discriminazione, di aggressione e di violenza”.
Papa Francesco ha sollecitato i cattolici ad aprire le porte della chiesa alla comunità LGBT e a rispettare coloro che cercano di avvicinarsi a Dio
Sono sicuro, che i religiosi estremisti trascureranno questa parte per soffermarsi in quella in cui Papa Francesco dice che il matrimonio gay non è consentito. Sono sicuro, che i cinici appartenenti alla comunità LGBT saranno probabilmente dispiaciuti del fallimento del testo nell’offrire qualcosa di significativo, oltre agli insegnamenti già esistenti della chiesa; nei quali i gay non devono essere discriminati, ma accolti in chiesa con rispetto e dignità.
Papa Francesco ha clamorosamente rifiutato i matrimoni dello stesso sesso e ripetuto che secondo la posizione della chiesa, un matrimonio tra persone dello stesso sesso non può equivalere al matrimonio tra un uomo e una donna.
Ci saremmo dovuti aspettare qualcosa di diverso? Non che Papa Francesco non sia stato chiaro riguardo alle sue opinioni personali e agli insegnamenti della chiesa, che non credo possano essere cambiati dal Papa. Quindi, potrei stare seduto e arrabbiarmi per ciò che non ha fatto (perché davvero non può) OPPURE potrei essere grato per ciò che ha fatto. Io scelgo la gratitudine.
Sono grato che Papa Francesco stia istruendo i cattolici a essere più compassionevoli, calorosi e amorevoli. Sono grato che dica che ogni membro della comunità LGBT meriti di essere trattato con dignità. Sono grato che ricordi alle persone che siamo esseri umani.
Sono molto grato che stia istruendo i cattolici a combattere la discriminazione e i comportamenti ingiusti nei confronti dei membri della comunità LGBT. É una grande cosa!
Infatti, i cattolici conservatori hanno chiesto al Papa di combattere la discriminazione e i comportamenti ingiusti, e ne sono grato. Sono grato che ci sia Papa Francesco. É il Papa dell’inclusion, e questo per me è sufficiente.
* Il mio nome è Aaron Jay Ledesma. Sono di Houston, Texas. Sono cattolico. Sono gay. Sono me.
Testo originale: The Attitude of Gratitude: Why I respect “Amoris Laetitia”